Forno crematorio: situazione grave
Assenti le Istituzioni ed il Sindaco.
Il giorno 23 giugno scorso alle ore 17 abbiamo partecipato alla conferenza indetta dal Comitato Alternativa Sostenibile per quanto riguarda la tragica situazione dell’inquinamento a del forno crematorio. La riunione è stata convocata al fine di esporre, ancora una volta, i rischi del potenziale impianto di cremazione in un’area già fortemente compromessa dalla
presenza della centrale Tvn e di quella a carbone. A sottoporre alla luce i dati che di confortante non hanno alcunché e Giancarlo Ceci, consulente tecnico e presidente del comitato, il quale muove nuove (e vecchie) accuse nei confronti di chi ha perso di vista la situazione, rendendola ormai irrecuperabile.
Colpisce, oltretutto, l’assenza delle istituzioni, le quali avrebbero dovuto presenziare per rassicurare (almeno ipoteticamente) cittadini preoccupati della propria salute; al contrario erano presenti solo le associazioni ( tra le quali Civitavecchia c’è) e come esponente politico la Presidente del consiglio comunale Alessandra Riccetti,il consigliere regionale M5s Devid Porrello e
Massimiliano Grasso.
«La conferenza è stata molto interessante, sono state riconfermate tutte le negatività che già erano a nostra conoscenza. Siamo molto dispiaciuti della assenza del Sindaco o di un suo rappresentante e dell’intero Consiglio Comunale» commenta Roberto Melchiorri dopo i continui dati allarmanti che il tecnico Ceci continuava a portare alla luce: secondo studi fatti sul territorio, famiglie meno ricche si ammalano ancor più facilmente, causa anche le scarse condizioni di igiene dettate da una mancanza di acqua nel territorio.
Continua Ceci insistendo sulla gravità a livello ambientale del forno crematorio, il quale sostiene inquina «come 200 appartamenti» e immette nell’ecosistema più di centomila sostanze chimiche dannose alla salute dell’uomo.
Commenta l’unico esponente del partito politico comunale evidenziando come «l’impianto di Civitavecchia va ad insistere
in un territorio già massacrato e nel quale il Dipartimento di Epidemiologia Regionale ci dice che l’incidenza tumorale media è del 15-20%» puntando il dito contro l’inettitudine delle istituzioni locali e regionali.
Ricordiamo, anche, che è di qualche settimana fa la sentenza del Tar che rigetta la richiesta dei comitati di sospendere la delibera che ha dato l’approvazione del forno nei pressi del cimitero nuovo, tanto combattuta dalle associazioni e dai cittadini.
Dobbiamo, infine, ricordare che anche i movimenti Forum Ambientalista e Movimento No Coke Alto Lazio hanno criticato
il Rapporto annuale 2016 della Tvn come «lacunoso e con gravi omissioni» inviando una lettera al governatore del Lazio Nicola
Zingaretti, al Ministero dell’Ambiente, al sindaco di Civitavecchia Antonio Cozzolino e alla Procura di Civitavecchia nel quale
si contestano i dati falsi e omessi del Rapporto. La situazione è grave e probabilmente irrecuperabile: che si mettano una mano
sulla coscienza chi di dovere.