“Il comitato contro il forno crematorio di Civitavecchia prende atto dell’intervento dell’assessore Alessandro Ceccarelli. Su di una cosa concordiamo: sarà la magistratura a fare luce su eventuali illeciti. Vediamo ora su cosa non siamo d’accordo.
Ci duole e ci sconforta, anzitutto, che l’assessore, che ha ricevuto una nomina politica, il quale risponde non all’elettorato con la dovuta autonomia, ma al sindaco e alla sua maggioranza con vincolo di subalternità, rifiuti la sua natura “politica” per indossare la giacca del burocrate e quella del rappresentante sindacale.
Siamo certi che l’inesperienza del Ceccarelli abbia un ruolo fondamentale in questo impiccio, che assume tratti incresciosi, inducendolo in un errore fatto in buona fede. Spiegare scientificamente e legalmente “super partes” è un compito che spetta ai dirigenti, che sono la parte amministrativa del comune, e non ai politici. Ceccarelli è un assessore nominato direttamente dal sindaco. Deve, a meno di rigurgiti di coscienza che non lo portino alle dimissioni, attaccare l’asino dove vuole il padrone. Come faccia ad essere “super partes” è un mistero.
L’assessore difende, inoltre, l’operato degli impiegati comunali, che nessuno attacca. E’ chiaro che se verranno accertate responsabilità nelle vicende autorizzative del crematorio queste sono in capo agli assessori, al sindaco e ai dirigenti. Non certo degli impiegati del comune che eseguono semplicemente ordini. Oltretutto il “padrone” che sente il bisogno di fare il sindacalista fa un po’ sorridere.
Il Ceccarelli dichiara “di non essere stato coinvolto nelle decisioni”. Benissimo. Ma qui il punto è che lui, oggi, è l’assessore ai lavori pubblici. Oggi è parte integrante del sistema. O si assume la responsabilità politica dell’operato della giunta e della maggioranza o si dimette perché l’operazione crematorio non gli piace. Non può stare in mezzo a fare il Budda sorridente.
L’assessore Ceccarelli dichiara: “ci sono uomini, famiglie prima ancora che professionisti della macchina comunale” che, secondo lui, vengono stritolati dalla polemica politica. Benissimo. Noi siamo garantisti ed aspettiamo con fiducia le sagge decisioni della magistratura. Ma chiediamo all’assessore Ceccarelli, non sono anche “uomini, famiglie prima ancora che professionisti della macchina comunale” che si papperanno le conseguenze nocive del forno crematorio? Perché il Ceccarelli non pensa anche a loro?
Ma vogliamo anche spezzare una lancia a favore dell’assessore: in maniera sicuramente maldestra e contraddittoria, egli segna una differenza con il mutismo ad oltranza del resto della giunta. Attendiamo che intervenga, per meglio illuminarci, colui che più di ogni altro dovrebbe parlare. L’assessore all’ambiente Alessandro Manuedda”.
Comunicato del COMITATO CONTRO IL FORNO CREMATORIO DI CIVITAVECCHIA.