“Questa mattina il Comune di Civitavecchia ha deciso di non presenziare alla seduta straordinaria del Comitato Portuale convocata dal Presidente Di Majo.
I motivi che hanno condotto l’Amministrazione a disertare la seduta sono molteplici e vanno dalla proposta di nomina del Segretario Generale dell’Ente portuale ad una serie di concessioni superiori ai 4 anni passando dall’approvazione del bilancio consultivo dell’Ente.
Tutta una serie di provvedimenti che come ripetuto in più occasioni dal Presidente Di Majo, non ultima la sessione del Consiglio Comunale del 16 maggio scorso, tardavano ad essere deliberati a causa del mancato insediamento del Comitato di Gestione.
Giustificazione che, allo stato dei fatti, è sempre risultata abbastanza debole visto che già il 27 aprile scorso è stata convocata una seduta del Comitato Portuale per approvare il bilancio di previsione dell’Ente in maniera tale da permettere l’uscita dall’impasse dell’esercizio provvisorio.
D’altronde il legislatore aveva ampiamente previsto la possibilità dell’utilizzo del Comitato Portuale in via transitoria, tanto che al primo comma dell’art.22 del dlg 169/2016 troviamo chiaramente scritto che“Gli organi delle soppresse Autorità portuali restano in carica sino all’insediamento dei nuovi organi delle AdSP, nominati ai sensi del presente decreto legislativo.”
A questo punto perché aspettare tanto tempo per approvare dei provvedimenti urgenti che comunque dovranno essere ratificati, pena la perdita di efficacia, dal Comitato di Gestione?
Motivi tecnici, la legge è abbastanza chiara, non ce ne sono.
Motivi politici non dovrebbero proprio esistere, visto soprattutto le ultime dichiarazioni del Ministro Delrio, risalenti a non più di tre giorni fa, dove ancora una volta si chiamano fuori dai Comitati di Gestione le figure politiche.
Richiamo che allo stato dei fatti risulta piuttosto singolare sia per la tempistica, “casualmente” in questi giorni è stata depositata un’interrogazione parlamentare del M5S riguardante proprio la disparità di trattamento ai sindaci da parte delle varie AdS, che per le conseguenze che potrebbe portare, visto che un porto come Trieste potrebbe vedersi annullare tutte le deliberazioni passate in un Comitato di Gestione che, almeno rifacendoci a quanto dice il ministro, definire anomalo è poco.
A completare il quadro già piuttosto fumoso mettiamoci anche “l’ufficializzazione” della mancata accettazione dell’auto-designazione del Sindaco all’interno del Comitato di Gestione avvenuta anche questa in maniera piuttosto singolare.
L’Amministrazione ne è venuta a conoscenza venerdì sera, leggendo le memorie di accompagnamento alla proposta di nomina del Segretario Generale inviate via mail alle ore 19:20.
Ovviamente è un “puro caso” che la missiva indirizzata al Sindaco sia uscita dal protocollo generale dell’AdS soltanto pochi minuti prima delle memorie a cui si faceva riferimento prima, alle ore 18:39 quando ovviamente il protocollo in ingresso del Comune era ormai chiuso, come è un puro caso che in entrambi i documenti si citi una nota del MIT datata 8 maggio.
A questo punto ovviamente la domanda è spontanea… perché aspettare quasi un mese per rendere ufficiale la “bocciatura” di Cozzolino?
Ma soprattutto, visto che a farne le spese è stata l’intera comunità portuale, perché ci si è continuati a nascondere dietro il mancato insediamento del Comitato di Gestione quando si poteva tranquillamente utilizzare l’organo del Comitato Portuale?
Siamo proprio sicuri che la politica rimarrà fuori dai Comitati di Gestione con la fuoriuscita delle figure politiche?
Messa in questi termini ci credo poco”.
Lo ha dichiarato Francesco Fortunato, Consigliere Comunale M5S.