Comitato di Gestione Portuale. La conferenza organizzata dalla sede locale del partito e moderata da Alessio Romagnuolo.
Secondo gli azzurri il primo cittadino non ha nessuna competenza per essere scelto nel comitato.
“L’autocandidatura di Cozzolino è illegittima perché il sindaco non ha le competenze necessarie per far parte del comitato di gestione dell’Autorità Portuale, e il presidente Di Majo non deve approvare questa nomina”. Lo hanno ribadito il coordinatore di Forza Italia Roberto D’Ottavio, la vice coordinatrice Emanuela Mari, il responsabile nazionale della portualità e dell’economia del mare Giovanni Moscherini, e il coordinatore nazionale dei dipartimenti il senatore Francesco Giro. Non ha dubbi Forza Italia. Il sindaco di Civitavecchia Antonio Cozzolino non potrà sedersi all’interno del comitato di gestione portuale.
Il motivo? Non ha quella comprovata esperienza e quelle competenze in ambito portuale e logistico richieste dalla legge. «Una
sua nomina sarebbe illegittima – ha sottolineato il coordinatore azzurro Roberto D’Ottavio – con la riforma il comitato di gestione detta le linee operative di un porto: chi in tre anni non ha fatto nulla sul territorio, come può pensare di portare le istanze della città all’interno di un organismo del genere? Non è credibile». Ne è convinta anche la vice coordinatrice del partito Emanuela Mari, che invece di un’autocandidatura, così come è stata quella di Cozzolino, avrebbe preferito “l’individuazione
di un professionista, di comprovata esperienza, la cui nomina sarebbe dovuta passare anche in Consiglio Comunale, proprio
in virtù – ha spiegato – di quella trasparenza e legalità decantata dai Cinque Stelle. Oggi al presidente dell’ Adsp Francesco di
Majo, chiamato a decidere su questa nomina, chiediamo di valutare le competenze specifiche e di rigettarla.
Il Sindaco avrebbe potuto trovare un’alternativa all’interno del movimento o affidarsi ad un tecnico, scegliendo una persona da inserire in un comitato che oggi ha molte competenze, con l’obiettivo di riuscire nell’integrazione tra porto e città».
Un’integrazione, questa, che secondo il senatore Francesco Giro, presente in città, è sempre mancata. «Oggi più che mai si sente la necessità di un patto di sviluppo tra i due enti – ha aggiunto la legge è un pasticcio ed ha mortificato anche il ruolo dei sindaci ma oggi Cozzolino non può dire nulla. Deve adeguarsi. Da parte nostra contrasteremo la legge e presenteremo una proposta alternativa di Forza Italia, preparando anche un’alternativa di governo cercando di ricompattare il centrodestra». Anche il responsabile dei porti di Forza Italia, Gianni Moscherini, ha contestato la legge.
«La rappresentanza istituzionale è negata – ha spiegato – ma il sindaco può indicare un professionista: io l’avrei fatto scegliere in
Consiglio. Cozzolino si lamentasse con i colleghi romani che hanno votato la riforma».