“Apprendiamo del capolavoro del “Villaggio del gusto” all’interno del porto.
Un disastro, grazie al quale si sono dissipati milioni di euro originariamente destinati all’Agricoltura (PSR) e che invece hanno alimentato solo una delle tante bufale targate ZIngaretti-Monti-Cozzolino.
Sulla ennesima presa in giro, adottata ai danni dei civitavecchiesi, e sopratutto a danno del commercio locale non avevamo il benché minimo dubbio.
Ma questo “disastro”, ha attirato l’attenzione su un altro fatto che rimane enigmatico.
Le mura di Urbano VIII, infatti, restituite – dopo decenni di abbandono – alla Città grazie alla sapienza ed alla capacità amministrativa di Moscherini, all’epoca Presidente dell’AP, da qualche settimana risultano adoperate quale basamento di un vergognoso intreccio di “tubi innocenti” che oltre a deturparne la vista, iniziano a far registrare sinistri presagi.
A cosa serve “quell’accrocco” ??? chi sta operando un tale scempio e quali sono i suoi reali obiettivi ???
Come ci insegna il noto politico, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca.
Allora ci chiediamo se questa obbrobriosa iniziativa sia solo dettata dal cattivo gusto o se si inizia a preparare la strada per un altro scempio, tipo il forno crematorio avviato senza la benché minima autorizzazione, in violazione di tutte le Leggi esistenti da sedicenti “onesti” che ne combinano ormai più di Carlo in Francia ???
Gireremo la segnalazione alla sopraintendenza ed agli organi preposti. Intanto prendiamo atto di un altro scempio a ridosso del Villaggio che forse sarebbe stato più appropriato chiamare del … “cattivo gusto”.
Lo hanno dichiarato Giancarlo Frascarelli ed Emanuela Mari.