Circa due anni e mezzo fa, esprimevamo pubblicamente la nostra solidarietà sincera agli elettori che avevano accordato la loro fiducia al M5s. Oggi, a distanza di qualche tempo, trasformiamo tale solidarietà in condoglianze in occasione del funerale politico del loro Movimento. Persone che, fuori dal contesto del Parlamento, non guadagnerebbero mai tra i 10mila e i 15mila euro al mese (ma neanche in un anno…) si trovano ora a dover lottare per la sopravvivenza, attaccandosi alla zattera di un nuovo governo spurio. In tal senso, non possiamo che esprimere analoga vicinanza anche agli elettori del Pd, insultati per anni da coloro con i quali ora si ritroveranno a governare il Paese nella difficile condizione in cui versa. Proprio a Civitavecchia, peraltro, i consiglieri del Partito democratico sono stati tra i più diretti testimoni del letale mix tra violenza verbale e incompetenza che caratterizza i 5 stelle.
Così è. Forza Italia va avanti, con i suoi difetti, con gli errori che può aver commesso ma con la forza della sua coerenza. Di Forza Italia è l’ultimo premier eletto dal popolo, nell’ormai lontano 2008, un leader che ancora abbiamo e che si pone come uomo di equilibrio in un centrodestra ormai maggioritario nel Paese. E i valori politici di sempre fanno del nostro partito un punto di riferimento non solo per la destra democratica che si riconosce in Salvini, come ieri si riconobbe in Alleanza Nazionale, ma anche per chiunque senta il bisogno di un soggetto moderato e credibile. Democrazia vera contro la presunta democrazia diretta, che ha visto il grande timoniere Di Maio farsi scavalcare, in soli 15 mesi, da un avvocato che non è stato mai eletto neanche in un Consiglio municipale.