Fosso Ponton del Castrato, una costante disinformazione demagogica e strumentale
Continuiamo a leggere sulla stampa locale delle costanti dichiarazioni degli esponenti politici di FDI del Consigliere Regionale Fabrizio Ghera e del Consigliere Comunale Settanni sul mancato avvio dei lavori al Fosso Ponton del Castrato . I Consiglieri, seppur già in possesso dei documenti consegnati dagli Uffici sul procedimento di realizzazione dei lavori, si ostinano ora ad invocare addirittura un presunto danno erariale alla Corte dei Conti imputabile al Comune per i mancati avvii delle opere in merito ai finanziamenti regionali concessi. Preme allora per l’ennesima volta rispondere al Consigliere Regionale Ghera di informarsi meglio presso gli Uffici della sua stessa Regione , per apprendere che il Comune di S. Marinella sta aspettando da oltre 2 mesi il parere finale del Responsabile Unico Regionale ( vedi le PEC di richiesta) , il quale se pur invitato nella ultima conferenza dei servizi non solo non si è presentato, ma neanche ha emesso il c.d. PAUR (parere ambientale unico regionale) obbligatorio nel procedimento di conclusione della conferenza stessa . Peraltro Atto propedeutico per l’avvio dei lavori . Consigliamo inoltre all’on. Ghera di consultarsi con i suoi uffici Regionali della Autorità di Bacino , la quale se pur messa a conoscenza della inadeguata risorsa finanziaria concessa, si è ostinata a confermare un parere che prevede la verifica di una portata di massima piena a 200 anni prima di emettere il parere finale . Anzi ha preteso addirittura che il Comune se ne faccia carico in questa fase di progettazione definitiva con costi di oltre 6.000.000 aggiunti a quelli del finanziamento . Ma ai consiglieri Ghera e Settanni , inoltre li invitiamo a leggere ( perché ne sono già in possesso ) attentamente i verbali della Conferenza dei Servizi tenutesi dal mese di aprile fino ad ottobre , nei quali sono proprio le Direzioni Regionali competenti che introducono prescrizioni su lavorazioni le quali risultano economicamente insormontabili, come dai riscontri dedotti sia dei progettisti che degli Uffici Comunali competenti . Ma non solo , le medesime Direzioni Regionali escludono anche la possibilità di realizzare le opere finanziate quale stralcio funzionale se non all’interno di un progetto che contempli opere idrauliche ad oggi non sostenibili per mancanza di risorse. Quindi se c’è un Ente che deve invocare un presunto danno economico per la mancata spesa è proprio il Comune di S.Marinella , che comunque chiuderà positivamente la Conferenza dei Servizi senza aver acquisito i pareri Regionali in competenza . Per quanto riguarda i costi sostenuti , invito sempre i 2 consiglieri di documentarsi sulle fidejussioni rilasciate dal comune alla Regione in merito degli acconti percepiti , i quali rientrano obbligatoriamente in un Regolamento Regionale imposto a carico di ogni Ente Locale che beneficia di finanziamenti pubblici . Mentre per la cosidetta “esorbitante parcella dei professionisti” , quest’ultimi si dovrebbero meglio documentare sui criteri predisposti dal Ministero delle Infrastrutture ed i ribassi offerti dai professionisti incaricati in sede di gara . Vorrei in ultimo affermare che i fatti sono oggi sotto gli occhi dei cittadini: abbiamo messo in sicurezza l’alveo del fosso con un finanziamento di 600.000 € concesso dal Ministero ed i lavori sono in conclusione. Abbiamo ripulito quest’estate tutto il tratto aperto del fosso con risultati soddisfacenti in questo periodo di piogge . Stiamo per appaltare la 1° grande vasca di esondazione su terreni ARSIAL per 1.900.000 € proprio con quei soldi concessi dalla Regione con un progetto già ritenuto dalla stessa Regione idoneo fin dal 2018. Saremo ben lieti di fornire alla Corte dei Coni tutti i documenti in nostro possesso, affinché siano individuate ogni corretta azione intrapresa dal Comune e finalizzata alla esclusiva ed imperativa volontà di spesa del finanziamento regionale concesso.