Nonostante le varie attività di lotta sindacale svolta la situazione dei dipendenti (circa cento) non migliora. Il Comune non da risposte.

Momenti di tensione, culminati nell’occupazione dell’aula Pucci da parte dei lavoratori della Helyos che ad inizio settimana
hanno espresso tutta la loro insoddisfazione e preoccupazione per il futuro del proprio lavoro.
“È stato un incontro meramente interlocutorio – spiega la responsabile Ugl Fabiana Attig – nel quale l’amministrazione ha continuato a ribadire ciò che noi sapevamo ma senza produrre le “prove” da pezzi di carta. Siamo di fronte ad un passaggio di appalto dalle fosche trame, nel senso che parliamo di un vecchio appalto che è nato sbagliato dove all’interno veniva ricompreso anche il comparto del Tribunale, quando adesso il Tribunale non c’è più visto che il Ministero di Grazia e Giustizia ha fatto un appalto a se stante. E anche qui c’è una vertenza. Per quanto riguarda invece l’ospedale, con il sindaco non siamo riusciti ad arrivare a dama. E visto che l’appalto è abbastanza risicato, nel passaggio delle consegne con la nuova società, della quale nessuno sa niente, ci troveremo ad affrontare gli stessi problemi. Con i ritardi ormai cronici da parte dell’amministrazione
e con un utile d’impresa, dai conti che ci siamo fatti noi, di circa 100/150 mila euro l’anno, è chiaro che si pone il problema sul
pagamento degli stipendi. Tenete conto che parliamo di lavoratori che dal mese di dicembre non ricevono più la retribuzione. Nonostante siano state fatte presenti le difficoltà delle famiglie e delle mamme, il sindaco ci ha detto che non poteva fare niente e ci ha detto di stare tranquilli. Il sindaco deve fare un esame di coscienza, insieme a quelli che gli sono intorno, perché non si trattano così i lavoratori. Il Comune deve essere la casa di tutti”.

 

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