“Il 30 agosto 2018 mandavo una nota a tutti, associazioni di categoria comprese, con la quale chiedevo di presentare proposte progettuali per illuminare Civitavecchia nel periodo natalizio. L’intenzione era quella di integrare iniziative private e pubbliche per armonizzare il tutto. Quante proposte sono arrivate il 31 ottobre secondo voi? Esattamente … ZERO”.
Ecco sarebbe il caso che il prode assessore D’Anto’ si facesse una domanda e si desse una risposta rispetto allo zero assoluto di proposte ricevute dai commercianti in merito alla sua richiesta agostana. Le parole di stizza dedicate agli esercenti nel proseguo del post pubblicato su Facebook, non fanno altro che aumentare la distanza dialogica tra l’amministrazione ed i commercianti stessi, i quali vorrebbero giustamente che fossero i pentastellati a proporre, per poi magari accordarsi e collaborare. D’Anto’ evidentemente, dopo quattro anni e mezzo di incarico, non ha ancora metabolizzato il fine del suo ruolo politico. E quel dispiacere per l’atteggiamento degli esercenti che emerge dalle sue esternazioni rende la sua posizione ancora più chiara. Dove si trova il coraggio per rimproverare i commercianti che nel corso di questi anni hanno dovuto subire sagre e sagrette, mercati e mercatini senza un minimo coinvolgimento? Dove lo trova il coraggio, egregio Assessore, per puntare il dito contro chi non ha avuto idee da presentare a fronte dell’incomprensibile “rilassatezza” (è Natale, vogliamo essere buoni…) con la quale la sua amministrazione ha provveduto ad illuminare la città quando già otto giorni prima l’Italia tutta, frazioni comprese, brillava a festa? Comprendiamo i ritardi burocratici, a voler essere generosi, ma le critiche ai nostri commercianti che lottano ogni giorno contro una crisi gelida proprio no! Forse sarebbe il caso che Lei e la giunta che rappresenta chiedeste scusa alla città per questa arroganza che non farà mai rima con buona amministrazione.
Giancarlo Frascarelli vice coordinatore FI