Frascarelli e Mari: “Zona industriale: terra di nessuno”
“Una città ormai ridotta alla povertà assoluta la nostra, dove l’amministrazione pentastellata non ha la minima idea di quanti siano i padri di famiglia che hanno perso il lavoro da 3 anni a questa parte. Le vertenze occupazionali sempre più numerose di fronte alle quale l’amministrazione resta sorda e muta. Sono questi i primi commenti che arrivano dai vice coordinatori di Forza Italia Emanuela Mari e Giancarlo Frascarelli. E ancora, aggiungono: “Nessun progetto di sviluppo, nessuna idea di opera pubblica che possa creare occupazione. Una zona industriale lasciata alla merce di nessuno, carente d’illuminazione ed infrastrutture. Dove la pulizia delle strade, lo sfalcio dell’erba e tutti i servizi principali che dovrebbero rappresentare l’ ordinaria amministrazione, sono solo un miraggio nonostante la cospicua somma versata tramite Imu dei capannoni dai nostri imprenditori.”
Per rilanciare la zona industriale e trasformarla da problema a risorsa, Forza Italia già in campagna elettorale aveva proposto a titolo esemplificativo e non esaustivo:
– Abbattimento degli oneri di urbanizzazione per le nuove imprese;
– Sconto di tre anni sui consumi alle nuove imprese;
– Corsia dedicata alle nuove imprese per far prima con le pratiche burocratiche;
– Reperire fondi regionali per il taglio del carico fiscale sul costo dei nuovi assunti.
Inotre- continuano Giancarlo Frascarelli ed Emanuela Mari- sempre, per riqualificare la zona industriale che si trova in un punto strategico tra il Porto e l’Interporto, sono tornati a parlare del piano “Case Turci”, approvato dalla giunta De Sio, che rappresentava soprattutto una risposta concreta alle esigenze degli imprenditori locali prevedendo l’assegnazione di nuovi lotti.
Ad oggi, invece, nella zona industriale regna l’illegalità. Dilaga la prostituzione e le discariche abusive sono all’ordine del giorno.
Non si è riusciti nemmeno a pensare di portare la linea ADSL o ancpra pensare di creare uno Sportello Comprensoriale che coinvolga i cominindel territorio per il reperimento di fondi europei magari per favorire tecnologie hi-tech.
Per concludere Emanuela Mari si domanda come potranno mai dei nuovi investitori e imprenditori investire su Civitavecchia, se nella zona industriale regna il degrado più assoluto nel silenzio di quest’amministrazione? Come potrà tornare una boccata d’ossigeno in una città ormai agonizzante?
E ancora, Giancarlo Frascarelli non chiede all’amministrazione di rilsovere problemi annosi, ma almeno di avere un’idea di sviluppo, recupero e rilancio di quella che può rappresentare il traino dell’ economia della città”.
Lo hanno reso noto Emanuela Mari e Giancarlo Frascarelli.