Si chiude tra lavori dell’ultimo minuto e polemiche in Comune l’esperienza dei 5 stelle.
C’è di tutto un pò, in questa corsa finale dei 5 stelle al termine del loro primo (e ultimo, dicono i bene informati…) mandato al governo della città. C’è l’asfaltatura mentre piove. Ci sono i kit da distribuire alla gente, che nonostante i colori sgargianti ha percepito perfettamente di aver preso una sonora fregatura. ci sono i parchi fatti di corsa dalla una volta odiata Enel, magari facendo sgomberare in fretta e furia qualche povero clochard ignaro di abitare in un tugurio che il sindaco Cozzolino aveva promesso di ristrutturare. C’è di tutto, insomma, tranne che il buon senso. Quello di limitare a fare anche negli ultimi mesi ciò che è stato fatto per oltre quattro anni e mezzo. Cioè nulla, si poteva fare perchè i soldi non c’erano perchè “se so magnati tutto”. Anche perchè persino sui loro presunti cavalli di battaglia arrivano in ritard: solo al penultimo consiglio utile ecco sparire tre piani di zona e dieci piani integrati di urbanistica, con un atto che sarà certamente nullo proprio perchè arrivato con due anni di ritardo.
In tutto questo, tanta fretta anche per arrivare allo striscione dell’ultimo chilometro, la consegna della lista, schivando rabbie, malumori e ricorsi in tribunale di quelli rimasti fuori. Ma qui, più che ai consiglieri, occorre dare spazio ai consigli dei proverbi: “la gatta presciolosa…”