Un buongiorno scritto per un caffè, questa l’iniziativa per la giornata mondiale della Poesia. Inchiostro su di un biglietto da visita, colore dell’anima di ognuno. Ovunque per uno spazio dove apporre un pensiero, uno stato d’animo proprio o di chi ne voglia essere il vento per l’eternità. Il calendario moderno ci ricorda a strati chi siamo, con date, ricorrenze virtuali o vecchie nei secoli. Momenti per condannare o esaltare le piaghe dell’era moderna, o di quelle necessità affettive, spirituali o di conquiste della libertà in precario equilibrio quest’oggi. Il 21 marzo è uno dei giorni più rappresentativi per chi imbratta con le parole fogli e stati dei social, cercando un appiglio nelle parole per ritrovare se stesso. Giovedì è la data dell’anima per eccellenza, è la giornata dedicata dalla società moderna alla poesia. Sarebbe semplice in questo periodo andare a cercare le sue mille sfaccettature, magari per osannare qualcosa che nei prossimi tempi potrebbe essere veicolo comunicativo o d’aggregazione. Nella mia città c’è solo il bisogno di ritornare, o più semplicemente voler respirare aria pulita. In maniera oggettiva materialmente parlando, c’è bisogno semplicemente di esternare idee che possano riportare la città ai suoi antichi arbori. C’è quel vuoto nei comportamenti delle movida notturne, o in quei status che portano a gridare una propria idea invece di discuterla. C’è il bisogno di pensare con la propria mente, non di quello che viene riportato nel web e manipolato all’occorrenza. C’è il proprio pensiero da mostrare agli altri, come dialogo e baluardo per ricominciare. Non è denigratorio per nessuno, credetemi, è solo un modo per viaggiare tutti nella stessa direzione. Per noi, per la città intera.
Si riparte dai bar con questa mia iniziativa, un caffè e un biglietto da visita, dato per l’occasione, dove leggere un pensiero. Il mio, di nessun’altro, ma che può essere uno stimolo per cercarne altri da parte vostra.
Filosofi, menti eccelse, poeti contemporanei e grandi del passato, dalle scuole siamo partiti da questi insegnamenti. Ora servono i nostri di pensieri, puliti e senza quel doppio fine che ne possa cancellare come sono nati.
La cultura, come la poesia in questo caso, non ha né padri né padroni ma compagni d’avventura per sentire vere le verità nascoste dietro di ognuno.
Un’iniziativa che si spera non sia una meteora, ma qualcosa per cui valorizzare i nostri intenti. Un ringraziamento per aver reso possibile tutto questo va ai bar che il 21 marzo saranno il mio veicolo per l’eternità dei vostri pensieri: Danilo, Chalet del tribunale, Profumo dei Ricordi, Angolo Caffè, Nero Bollente, Cral della Cpc, BonBon e Caffà del Corso.
Un pensiero va anche a chi mi ha aiutato materialmente per confezionare questa mia ennesima follia, la Compagni Portuale di Civitavecchia.
Rubiath70