“L’Università della Tuscia piccola per dimensioni è grande nei contenuti” così il prof. Antonio Tiezzi docente del DIBAF comincia ad esporre alcune delle eccellenze che hanno caratterizzato, e ancora lo fanno, il suo Dipartimento. Studenti eccellenti che hanno brillato sui banchi dell’Università e dopo la laurea occupano posti di riguardo in aziende o organismi internazionali importanti. “Ci sono nostri giovani- dice il prof. Tiezzi- che attualmente stanno svolgendo apprezzata attività di ricerca negli Stati Uniti (California, New York) ma anche in Inghilterra (a Cambridge), in Germania (Bonn), in Olanda (Wageningen), in Svizzera (Zurigo) ed in altre nazioni. Una nostra laureata, in anni passati, dopo il conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca presso un importante istituto di un altro Paese (in quel periodo le sue attività di ricerca la portarono anche a ripetuti viaggi in Africa) ha fatto un periodo di postDoc presso una prestigiosa Università americana collaborando ad un progetto finanziato dal Pentagono e questa non certo comune attività scientifica le ha permesso di essere richiamata in Italia da una multinazionale del farmaco.  E anche in Italia ci sono esempi di giovani laureati all’UNITUS che hanno raggiunto traguardi ambiti: concorsi nei quali sono risultati vincitori anche se la concorrenza era agguerrita. Questi esempi ci dimostrano con i fatti che la nostra  Università è dunque in grado di produrre eccellenze”.
“Questi risultati -afferma il prof. Tiezzi- sono stati ottenuti grazie ad una buona qualità degli studenti stessi, che vengono all’Università della Tuscia altamente motivati; nelle nostre strutture trovano poi un ambiente che è in grado di far emergere dai giovani quello che hanno dentro e questo rappresenta il presupposto dal quale prende poi forma l’eccellenza. Le condizioni ambientali insomma -dice il prof. Tiezzi- sono di grande aiuto in questo lavoro. Quindi credo che il merito di arrivare a simili risultati sia da dividere a metà tra le potenzialità dei giovani e la qualità della struttura UNITUS formata dal corpo docente e dal personale tecnico-amministrativo. Si tratta di una forma di cooperazione, collaborazione dotata di alti contenuti e mirata per affrontare le proposte più ambiziose così da preparare in modo adeguato i neolaureati al mondo del lavoro ed in termini più ampi per contribuire alla crescita culturale del Paese. Inoltre, aspetto che ritengo importante, la nostra piccola struttura universitaria permette facili e immediati collegamenti tra i laboratori, le strutture amministrative e le altre realtà. Tutti insieme per creare un bagaglio prezioso per i giovani. Chiaro che tutto è migliorabile e necessita di continui aggiornamenti in relazione ad un mondo che cambia in continuazione- afferma il prof. Tiezzi- e noi ci stiamo impegnando a riguardo”. Ma c’è dell’altro.
” In tempi recenti -dice- abbiamo allacciato una serie di rapporti importanti con industrie e questo ci ha permesso di avere finanziamenti in cambio di una specifica e qualificata ricerca che noi possiamo offrire. Risultati pubblicati poi su riviste scientifiche internazionali che generano una spirale positiva che porta altre aziende a chiederci collaborazione. Il mio laboratorio ha stretto anche accordi con una serie di strutture a carattere internazionale, strutture universitarie e ricercatori di altri Atenei. Il Centro di Microscopia che ho diretto per molti anni -dice il prof. Tiezzi- in tempi recenti ha collaborato con grande successo con un’importante casa farmaceutica ed ha contribuito per quanto di sua competenza allo sviluppo di alcuni vaccini che in questo momento stanno risultato molto utili non solo in Italia ma in tutto il mondo”.

 

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