La giornata internazionale della donna, celebrata oggi otto marzo, non è solo l’occasione, per il Partito Democratico, di porgere l’augurio a tutte le donne di vedere universalmente riconosciuta l’importanza del loro ruolo nella società, è anche una data che ci impone una riflessione ed un un’impegno conseguente.
Oggi, nel nuovo millennio, è ancora necessario operare una battaglia culturale profonda perché vengano realizzate quelle tanto agognate pari opportunità di genere. Nonostante il secolo scorso sia stato attraversato dal filo rosso della lotta femminile, a volte anche molto aspra e certamente sofferta, che ha ottenuto enormi risultati – oggi dati per acquisiti e scontati – quali il diritto di voto, di divorzio, di aborto, l’abolizione del delitto d’onore, l’emancipazione lavorativa, la legge sulla maternità, e così via…, oggi ancora bisogna lottare per difenderli e rafforzarli.
Ed il pensiero non può non andare immediatamente a quello che sta divenendo un eccidio: la violenza di genere, problema culturale che tocca trasversalmente tutti, a prescindere da estrazione sociale, censo o grado di istruzione. Grazie anche all’U.E. sono stati fatti molti passi avanti in questi 40 anni, con una serie di leggi che hanno progressivamente aumentato le tutele per le donne, come il “Codice Rosso” del 2019, che inasprisce le sanzioni e inserisce il famigerato “Revenge Porn” tra i reati.
Ma c’è ancora molta strada da fare soprattutto rispetto ai femminicidi e alla violenza di genere, fisica e psicologica, che spesso si consuma all’interno dei nuclei familiari, inasprita da ultimo dalla pandemia. Per sconfiggerla occorre diffondere il concetto concreto del “rispetto”, soprattutto presso le giovani generazioni, iniziando dai più piccoli in famiglia ed a scuola. Continueremo, a tal fine, a mantenerci attivi ed a fare rete con il mondo dell’associazionismo, dal quale giungono contributi ed idee innovative, che riteniamo assolutamente complementari a quelli politico/istituzionali.
Un’altra battaglia di cui ci faremo interpreti è l’abbattimento del gap di retribuzione, a parità di mansioni, tra uomini e donne, che oggi nell’Unione Europea è del 16,5%. A causa di questa diseguaglianza di trattamento, non solo le donne guadagnano meno, ma sul lungo periodo corrono maggiori rischi degli uomini di ritrovarsi in condizioni di povertà.
In Italia manca una legge che imponga controlli e che infligga delle sanzioni adeguate. E’ per questo che il PD locale si farà promotore, presso i livelli superiori del partito, di tutte le azioni necessarie affinché i nostri rappresentanti in Parlamento pongano rimedio.
PARTITO DEMOCRATICO CIVITAVECCHIA