Giornata storica per Civitavecchia: nasce il “Cammino di Hasekura”

CIVITAVECCHIA – Grande evento questa mattina a Palazzo del Pincio, con la presentazione ufficiale del “Cammino di Hasekura e dei Martiri Giapponesi”, una via tracciata sul modello di “cammini” come quello di Santiago o quello della “Via Francigena”. In questo caso si tratta di un percorso lungo 107 chilometri – illustrato nel sito www.camminodihasekura.it – che attraversa vie e strade cariche di storia, passando per lungomare e lungofiume romano, camminando su corridoi dedicati a camminatori e ciclisti, per ripercorrere l’ultimo tratto dell’avventura del Samurai Rokuemon Tsunenaga, primo ambasciatore giapponese a sbarcare in Italia, nel XVII secolo.

Civitavecchia si inserisce così nell’esclusivo circuito dei “cammini” storici e religiosi, che tanto hanno contribuito a valorizzare i territori attraversati, sempre fuori dalle grandi arterie di collegamento della modernità e perciò i soli a garantire l’autenticità della memoria storica, delle tradizioni e delle suggestioni perdute nella caotica velocità delle vacanze moderne.

«Possiamo senz’altro dire che oggi è una giornata memorabile per Civitavecchia» ha dichiarato l’assessore alla Cultura e Turismo Simona Galizia in apertura della presentazione, «non solo per chi è appassionato di storia ma anche per chiunque abbia a cuore la nostra bella città. L’iniziativa dell’associazione culturale qui rappresentata dalla presidente Emanuela Biscotto è un’occasione formidabile di valorizzazione per il nostro territorio, e abbiamo voluto immediatamente fare nostra la proposta di costituire “Il cammino di Hasekura”, che si incrocia e s’interseca con la storia del nostro gemellaggio più antico che ci lega alla città giapponese di Ishinomaki. Grazie al lavoro degli Uffici Cultura e Turismo siamo riusciti velocemente a superare tutte le difficoltà burocratiche che vanno affrontate quando si avvia un’operazione di questa portata, “strategica ai fini dello sviluppo turistico ed economico del territorio”, come si legge nella delibera che abbiamo approvato e che ha recepito in tempi record l’approvazione del ministero del Turismo che risale solo alla fine del marzo scorso. E ora ci impegniamo a fare da capofila per l’approvazione del progetto da parte di tutti i Comuni interessati, fino a Roma. Da quando ho assunto l’incarico di assessore, ho sempre avuto ben presente la particolarità di questo assessorato, che coinvolge ambiti molto più profondi e necessita di una sensibilità che va ben oltre gli aspetti meramente tecnici e politici. Una sensibilità che dobbiamo umilmente cercare di affinare di giorno in giorno. Per questo sono fiera di aver portato a firma questa meravigliosa iniziativa e sono convinta che nei prossimi anni sarà sempre più evidente a tutti la portata storica di questo primo passo».

Concetto condiviso dal sindaco Ernesto Tedesco: «Ha detto bene l’assessore Galizia: vedremo sicuramente nel futuro gli sviluppi di questa meravigliosa immersione nel passato. Ringrazio l’associazione culturale “Variante Cimina della via Francigena”, creatrice del “Cammino di Hasekura, che accompagneremo in questo bellissimo impegno che ci siamo presi. Impegno rimarcato dalla lettera del nostro caro vescovo monsignor Gianrico Ruzza che riafferma come certi passaggi storici della nostra città si vanno a coniugare con le realtà culturali e artistiche, in questo caso in particolare con la nostra splendida chiesa dei Santi Martiri Giapponesi. È un orgoglio insomma per tutta la città, qualcosa che prescinde dalla stessa maggioranza e che coinvolge tutti noi, come dimostra la presenza qui oggi di alcuni consiglieri di opposizione, per la memoria storica e per quei valori che sono fondamento della nostra vita e che rappresentano un sintomo di grande progresso per una città che deve affondare la sua attenzione nelle radici, e immaginare che queste radici possano costituire un percorso utile per il futuro. Ringrazio ancora una volta Simona Galizia, perché la passione che ci mette rappresenta quel “quid” in più che spesso può fare la differenza».

«Ringrazio il Sindaco e l’assessore alla Cultura per aver creduto nella nostra visione» ha detto la presidente dell’associazione culturale Variante Cimina della via Francigena, dottoressa Emanuela Biscotto, «che rappresenta il compimento di un percorso che ha impegnato anni di studio scientifico, storico, culturale e ambientale. Un cammino come questo rappresenta non solo il semplice tragitto che unisce più punti, ma ha una valenza di unione spirituale e di riscoperta dei rapporti umani. E si spera che questo sia di buon auspicio per il futuro e porti Civitavecchia come esempio di interculturalità e di società inclusiva. Chi percorrerà questo cammino avrà poi la possibilità di riscoprire il paesaggio di questa parte della costa laziale come un continuum collegato da tantissimi riferimenti appunto storici, culturali, religiosi e naturalistici. Tutti conoscono l’importanza di moltissime emergenze archeologiche in questo territorio, e con il “Cammino di Hasekura” sarà possibile immergersi nella comprensione delle culture e dei paesaggi che le hanno prodotte, grazie a una forma di spostamento totalmente differente dalle attuali abitudini turistiche: la cosiddetta “mobilità lenta”, che permette un’immersione altrimenti impossibile e coinvolge attività economiche generalmente trascurate dai grandi itinerari del turismo organizzato. Sono anni che ci occupiamo di “Cammini”: abbiamo cominciato, come si evince dal nome, da una variante della Via Francigena che attraversa i monti Cimini, quando ancora questo tipo di iniziative erano una scommessa, prima che i Comuni interessati e soprattutto il ministero della Cultura ne cogliessero la valenza e che, in vista del Giubileo del 2025, potranno davvero fare la differenza, come fu per il Cammino di Santiago, lanciato in occasione del Giubileo del 2000, diventato poi uno straordinario volano anche economico che ha coinvolto tutti i Comuni attraversati dal percorso».

Il presidente della Commissione Cultura del Comune di Civitavecchia Vincenzo Palombo ha poi letto la lettera inviata dal vescovo Ruzza, che ha sposato in pieno l’iniziativa ricordando che “sarà un modo per rimarcare il forte legame esistente tra Italia e Giappone. Ritengo che questo Cammino sarà l’occasione per non venir meno alla promessa che noi tutti, come fedeli e come cittadini del mondo, siamo tenuti ad onorare: quella di mantenere viva la memoria”: «Credo che Sua Eccellenza il vescovo abbia colto nel segno» ha dichiarato Vincenzo Palombo, «evidenziando la valenza del cammino storico, culturale, ambientale e religioso, come sintesi di un percorso “umano”, che rimette l’uomo al centro dell’Universo, un ritorno alle origini, una sorta di fusione tra passato e presente che ci permette di forgiare una visione del futuro che questa Amministrazione, con maggioranza e opposizione, cerca di dare a questa città, evidenziando una vocazione turistica che potrà dare moltissimo al benessere di Civitavecchia, valorizzando le caratteristiche e le virtù del nostro territorio».