Tedesco: “Un momento di riflessione doloroso ed immancabile”. Presente anche il professor Giacomo Moscati. Il presidente della Società Storica Enrico Ciancarini propone di ricordare anche Italia Astrologo, nata a Civitavecchia e trucidata il 23 ottobre 1943 ad Auschwitz.
“Un momento di riflessione doloroso e immancabile. È quello che ci impone il Giorno della Memoria, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”. Lo ha detto il sindaco Ernesto Tedesco ieri, a margine della cerimonia al Cimitero di via Aurelia, alla quale ha presenziato davanti alle autorità militari e religiose della città e alle associazioni combattentistiche e d’arma. “In particolare abbiamo avuto il piacere di ricevere, assieme al vicesindaco Manuel Magliani, il professor Giacomo Moscati – spiega Tedesco – ambasciatore dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Assessore alle Relazioni Internazionali della comunità Ebraica di Roma. Proprio da lui, in questo momento in cui il mondo intero fa i conti con una situazione drammatica, abbiamo ricevuto un messaggio di speranza: con l’impegno di tutti, isolando senza indugio qualsiasi scellerato tentativo di sminuire o negare, ne verremo fuori”.
Un’altra cerimonia si è svolta alle 10.30 con l’Anpi, al parco della Resistenza.
Intanto dal presidente della Società Storica Civitavecchiese Enrico Ciancarini arriva una proposta, proprio per non dimenticare. A Civitavecchia, infatti, in occasione del Giorno della Memoria autorità civili e militari si recano al Cimitero vecchio per deporre una corona nello spazio riservato alle sepolture di persone di religione ebraica. “Lì è sepolto il giovane A. Strausberg, allievo del primo corso della Scuola marittima del Bethar che aveva sede nella nostra città che nel 1935, per una probabile sincope – ricorda Ciancarini – trovò la morte fra gli scogli dell’Antemurale. Auspico che presto in quello spazio sacro al Cimitero vecchio l’amministrazione comunale in nome di tutta la Comunità ponga una semplice lapide a ricordo di Italia Astrologo e di suo marito Abramo Di Veroli rastrellati il 16 ottobre 1943 al Ghetto di Roma, tradotti nei vagoni piombati ad Auschwitz e trucidati il 23 ottobre 1943. Italia Astrologo era nata a Civitavecchia nel 1880. Sarebbe bello che la sua città natale la ricordasse con questo piccolo e prezioso gesto come simbolo di forte condanna di qualsiasi follia che gli uomini hanno compiuto nella Storia dell’Umanità”.
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Foto Francesco Cristini