Giovita, tradizioni in campo

allumiere

Dal 1 al 3 giugno ad Allumiere la Festa di Primavera in Maremma.
 Previste esibizioni con cavalli e asini. Spazio anche a mostre e stand gastronomici.

Mancano pochi giorni ormai alla manifestazione clou di questo periodo ad Allumiere, ovvero la ‘’Festa di Primavera in Maremma laziale’’ promossa dall’Università Agraria di Allumiere che quest’anno si terrà dal 1 al 3 giugno nell’area della Giovita.
L’evento, che apre di fatto le feste tradizionalmente organizzate nel comune collinare, punta alla valorizzazione del territorio, dei
prodotti e delle tradizioni locali attraverso iniziative ludiche e sportive rivolte anche e soprattutto ai più piccoli.

“Il terreno in tenuta Bandita Grande rappresenta un territorio di dominio pubblico molto esteso” spiega il segretario dell’Agraria di Allumiere, Luigi Artebani, aggiungendo come si tratti di “un sito di beni demaniali di uso civico dell’Università Agraria” che risulta “particolare dal punto di vista panoramico”. L’obiettivo dell’iniziativa,come ogni anno, è quello di dare risalto alle attività agricole e zootecniche grazie a percorsi immersi nel verde, laboratori creativi, fattorie didattiche, nonché spettacoli e attività
di vario genere. “Vengono rievocate alcune vecchie tradizioni locali come la merca dei vitelli, le esibizioni  di abilità a cavallo, la vita del Buttero – ha spiegato Artebani – spazio anche all’asino, che rappresenta anche un aspetto folcloristico molto importante per il nostro comune”. Durante tutta la manifestazione previste mostre fotografiche oltre a stand gastronomici con la degustazione di prodotti tipici, tra cui l’Acquacotta: una zuppa povera, antica e gustosa tipica della bassa maremma. “Una delle tradizioni del nostro paese – spiega ancora il segretario dell’università agraria – che prevede l’utilizzo del pane di grano duro tipico di Allumiere e le verdure di campo, proprio come si faceva una volta, quando si mangiava in aperta campagna: si portavano a seguito solo il pane per preparare poi la zuppa con le erbe raccolte”. L’evento prevede anche un momento di comunicazione molto importante, conclude Artebani, ricordando la legge 168 del 2017 ‘Norme in materia di domini collettivi’ che disciplina la definizione delle gestioni collettive dei terreni agricoli. “La legge riconosce dal punto di vista normativo i domini civici – continua – La personalità giuridica di enti gestori, quindi anche dell’Università passano da enti pubblici non economici a enti di diritto privati, conferendogli inoltre autonomia statutaria”. Un giusto mix tra informazione, divertimento e tradizioni insomma per una festa che richiama ogni anno migliaia di persone grazie all’efficiente organizzazione e la vasta gamma di attrazioni previste.