Incapaci. E indagati. Ma si dimettono?
Dice che sono incapaci, ma almeno sono onesti. Però, fino a prova contraria. Perché i guai giudiziari accumulati in questi tre anni e mezzo dal Movimento 5 Stelle cominciano ad essere tantini. E che Cozzolino si trinceri dietro il “non m’è arrivato nessun avviso di garanzia” fa un po’ sorridere. Perché il sindaco si trova tra gli iscritti nel libro degli indagati insieme all’ex assessore Savignani, al liquidatore Hcs Micchi e all’amministratore di CSP Francesco De Leva e si conosce anche il numero del fascicolo. Al che Fabio Angeloni del Pd lo ha sfidato: “Basta con i giochini o i giri di parole. Cozzolino tiri fuori il suo certificato ex art. 355 del codice se ce l’ha. La gente vuole sapere se è veramente sotto indagine per estorsione o se non lo è”. Ma lui che fa? Ridacchia per aver ottenuto le dimissioni della Trapanese ed aver perciò
“rafforzato” la maggioranza con Andrea Bertolini, 43 voti. Tutto normale? Se a dimettersi sono tutti, tranne gli indagati, forse no.