GLI EVENTI ONLINE DELLO SLOW FILM FEST 2020
Territori sostenibili: la sfida della Tuscia. Cancro al seno e l’ipocrisia del rosa. Il fronte italiano. Nuove visioni: il cinema che verrà.
Dopo le immagini (corti e docu fino al 13 dicembre su www.slowfilmfest.stream) gli incontri, perché la kermesse capitolina, abituata a fare tappa anche in altri luoghi del Lazio (Tolfa, Acquapendente, Antrodoco, etc.) continua ad essere un evento esperienziale e di confronto. Anche se per forza maggiore quest’anno perde il suo spirito itinerante, resta sempre un festival “slow”, come il concetto alla base dell’iniziativa. Un evento che punta all’aggregazione e al “rallentamento”, al ritrovarsi e all’incontro.
Lunedì 14 dicembre, sono previsti due incontri online, visibili in diretta sulla pagina facebook dello Slow Film Fest 6.0: https://www.facebook.com/SlowFilmFest/.
Alle 17.00 lo Slow approda nei territori della Tuscia. L’incontro Territori sostenibili: la sfida della Tuscia sarà moderato da Massimo Pelosi (Vice Presidente Legacoop Lazio) e sarà dedicato alla sostenibilità ambientale, attraverso una serie di autorevoli punti di vista femminili.
Interverranno: Elena Battaglini (Senior Scientist Fondazione Di Vittorio), Cécile Berranger (Ricercatrice Manchester Metropolitan University), Annalisa Casino (Presidente di ETICAE-Stewardship in Action soc. coop), Chiara Faenza (Responsabile Sostenibilità e Innovazione valori Direzione Qualità Coop Italia) e Alessandra Ravaioli (Presidente Associazione Nazionale Le Donne dell’Ortofrutta).
Nel corso dell’incontro, realizzato in collaborazione con Legacoop Lazio, si parlerà di innovazione socio-territoriale, del ruolo delle cooperative nello sviluppo locale, della custodia del territorio e della produzione responsabile e del ruolo delle donne nel produrre sostenibile.
Alle 18.30 l’evento Cancro al seno e l’ipocrisia del rosa. Il fronte italiano partirà dall’analisi del documentario Pink Ribbon Inc. della regista canadese Lèa Pool, tra i titoli in programma in questa edizione, che documenta come alcune aziende utilizzano il marketing legato al Nastro Rosa per aumentare le vendite, contribuendo solo con una piccola parte del ricavato alla causa del cancro al seno in sé. Racconta, inoltre, come le aziende usano il cosiddetto “pinkwashing” per migliorare la propria immagine pubblica mentre continuano la produzione di prodotti che potrebbero essere cancerogeni.
All’incontro online interverranno: la storica Grazia De Michele, che dal 2012 convive con il cancro al seno e che nel 2012 ha aperto il blog, diventato poi collettivo, “Le Amazzoni Furiose”, con l’obiettivo di rendere fruibile al pubblico italiano il dibattito internazionale sul cancro al seno e la cultura del nastro rosa; Lorella Villani e Giorgia Capacci, pazienti metastatiche da cancro al seno, che gestiscono sui social, insieme ad altre donne, la pagina “Oltre il nastro rosa” che si propone di fornire informazioni veritiere e corrette sulla condizione delle donne metastatiche e sui pochi fondi che la ricerca investe per salvare le 13.000 donne che ogni anno muoiono di questa patologia; Laura Vassalli che ha avuto una diagnosi di tumore al seno quando aveva 36 anni e da subito non si è riconosciuta nella narrazione che vedeva il cancro al seno trattato soprattutto come un problema estetico e di “femminilità”. Attivista nel campo dei diritti umani e della giustizia sociale, in particolare sulle tematiche dell’emancipazione e dell’autodeterminazione femminile, gestisce la pagina Facebook Donne di Classe Aprilia, che si occupa di parità di genere.
Modererà l’incontro Ilaria Jovine, sceneggiatrice e documentarista indipendente, toccata dal tumore nel 2016 e attualmente impegnata nella preproduzione di un documentario (“I wanna live!“) dedicato alla figura di una paziente metastatica da cancro al seno, attivista per i diritti di autodeterminazione del paziente oncologico.
Martedì 15 dicembre, l’ultimo appuntamento di questa edizione sarà dedicato al futuro del cinema e della televisione nostrani. E’, infatti, previsto un incontro online, dal titolo Nuove visioni: il cinema che verrà che coinvolgerà i registi e gli sceneggiatori dei cortometraggi della sezione Smart Griffith, sei corti di recente produzione realizzati dagli studenti dell’Accademia di Cinema e Televisione Griffith.
Organizzato dallo Slow Film Fest in collaborazione con l’Accademia Griffith e DaSapere.it, media partner dell’iniziativa, sarà visibile in diretta alle 18.00 sulla pagina facebook del festival (https://www.facebook.com/SlowFilmFest/) e in quelle dei partner dell’iniziativa.
Tra sale cinematografiche chiuse, nuove piattaforme in streaming e un vero e proprio trionfo della serialità, si cercherà di ragionare sul futuro del racconto per immagini.
Oltre ai registi e agli sceneggiatori dei corti, interverranno la Direttrice dello Slow Maria Luisa Celani, la sceneggiatrice Cristina Borsatti e la scrittrice Elena Torre.
Lo SLOW FILM FEST, organizzato dall’Associazione Culturale Muovileidee, diretto da Maria Luisa Celani, con la collaborazione alla programmazione di Florencia Santucho, Cristina Borsatti, Ilaria Iovine e Susanna Stivali, sarà anche quest’anno un evento interamente a partecipazione gratuita. Grazie al contributo della Regione Lazio, al sostegno della Fondazione Cinema per Roma e della CNA Roma, ai Patrocini dei Comuni di Acquapendente e di Antrodoco e di LegaCoop Lazio, alla collaborazione della casa di produzione Wuman Visions, dell’Accademia di Cinema e Televisione Griffith e di Finca (Festival Internacional de Cine Ambiental), e alla media partnership di DaSapere.it.
Per info:
Teaser trailer SFF_06: https://youtu.be/7vneGfd3_LU