LADISPOLI – Educare alla cultura delle regole per favorire un autentico senso di cittadinanza e appartenenza alla comunità: è questo l’obiettivo delle attività che hanno preso il via all’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” con il coordinamento della Prof.ssa Rosa Torino, Docente di Diritto ed Economia e Referente per i Progetti di Educazione Civica. “Iniziamo con un importante incontro con la Polizia di Stato e proseguiremo con altri Corpi armati, animati dalla stessa finalità che è quella di sensibilizzare gli studenti sui temi della legalità e del suo significato più profondo. Come educatori abbiamo il dovere di dare il nostro contributo per formare una coscienza collettiva che non può basarsi solo su divieti o astratti richiami al rispetto delle regole. Ringraziamo dunque il Sostituto Commissario Gianluca Di Pietrantonio che oggi ha consentito ai nostri studenti di riflettere profondamente sul tema della devianza giovanile e sulle sue cause più profonde”.
Criminologo investigativo e forense, analista comportamentale specializzato in psicologia giuridica, investigatore della Polizia di Stato, Gianluca Di Pietrantonio a partire dai più recenti casi di attualità, ha spiegato agli studenti i caratteri, le possibili motivazioni e le conseguenze dei comportamenti devianti. “Sono qui oggi – ha esordito il Sostituto Commissario Di Pietrantonio – per proporre alla vostra attenzione l’esperienza maturata in 34 anni di attività a contatto con la devianza giovanile di cui ho approfondito lo studio come fenomeno che riguarda l’individuo e la società”. Dai giovani sorpresi mentre viaggiavano appesi alle maniglie esterne di un convoglio al numero crescente di baby gang, dai più recenti casi di pestaggio e istigazione al suicidio attraverso i social, al tragico stupro di Caivano, senza dimenticare le diverse forme di bullismo e cyberbullismo: questi e molti altri gli episodi di cronaca criminale portati all’attenzione degli studenti. Ma il Sostituto Commissario Di Pietrantonio ha spiegato anche l’importanza di imparare ad esercitare la propria riflessione critica su alcuni concetti troppo spesso sottovalutati o addirittura rimossi. “E’ necessario comprendere l’entità di azioni che determinano reazioni conseguenti – ha sottolineato rivolgendosi ad un’attentissima platea di studenti – mentre troppo spesso si compiono con leggerezza atti di estrema gravità dagli esiti drammatici”.
“E’ essenziale non soltanto ricordare la necessità di perseguire con tenacia valori quali il rispetto delle regole e della legalità – ha concluso la Prof.ssa Rosa Torino – ma anche far comprendere ai nostri allievi che ogni comportamento antisociale e deviante è prima di tutto un atto di violenza contro la propria dignità. Come docenti siamo impegnati quotidianamente in un’attività di formazione e informazione, ma la lezione del Sostituto Commissario Gianluca Di Pietrantonio ci ha aiutato oggi a sentirci meno soli. Siamo infatti convinti che solo una profonda cooperazione fra tutte le agenzie educative e i soggetti del territorio potrà consentire di contrastare la deriva etica, la violenza e i fenomeni di devianza che caratterizzano purtroppo la nostra società”.