studenti alberghiero

“Un’esperienza da ripetere” avevano detto all’inizio di aprile le docenti di Ricevimento e di Inglese Giovanna Albanese e Floriana Marinzuli al termine della giornata trascorsa con i loro studenti, che le avevano accompagnate per le strade della Capitale nelle vesti di provette guide turistiche della Città Eterna.
E così è stato: venerdì 4 maggio gli allievi dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli sono tornati a Roma per mettere alla prova le proprie conoscenze e competenze: stavolta, dopo il Pantheon’ (la dimora di tutte le divinità edificata da Adriano e quindi convertita in basilica cristiana),  i monumenti e i siti artistici da spiegare – in Italiano e in Inglese – sono stati quelli della Roma barocca. Piazza Navona, Piazza di Spagna e Fontana di Trevi: queste le tappe del percorso affrontato dagli allievi di via Federici. Dall’antico Stadio di Domiziano rivestito di nuove forme adatte a celebrare la grandezza del casato dei Pamphilj, alla celebre Piazza che deve il suo nome al Palazzo di Spagna, sede dell’Ambasciata dello Stato iberico presso la Santa Sede; dalla monumentale e scenografica Scalinata di Trinità dei Monti alla Fontana di Trevi, la più grande di Roma e una delle più famose al mondo.
“Abbiamo voluto concludere il nostro cammino davanti alla meta irrinunciabile di ogni turista che si rechi nella Capitale – hanno affermato gli studenti dell’Alberghiero – e non ci siamo sottratti ad uno dei riti più conosciuti da chiunque si rechi qui. E’ stato un momento di magia e di incanto: ci siamo voltati, abbiamo chiuso gli occhi come tutti, in mezzo al frastuono delle voci e dell’ acqua, e abbiamo lanciato una moneta nella fontana, affidandole i nostri desideri”.
“Anche oggi gli allievi si sono dimostrati molto preparati e professionali – hanno commentato le docenti Giovanna Albanese e Floriana Marinzuli – fornendo la prova migliore dell’efficacia di una didattica che sappia alternare teoria e pratica. Soprattutto all’interno di un Istituto Professionale Alberghiero è indispensabile puntare su un ‘apprendimento esperienziale’, che si concretizzi attraverso l’azione e la sperimentazione in ‘situazione reale’. Giornate come quella di oggi – hanno aggiunto – dimostrano quanto sia importante trasformare gli studenti in protagonisti della loro formazione,  chiamati a sfruttare al meglio le proprie risorse e competenze. L’apprendimento esperienziale – hanno concluso le docenti – consente di mettere in atto comportamenti adattivi e autocorrettivi, migliorando non solo la capacità di gestire la propria emotività, ma anche quell’abilità creativa che permette di affrontare situazioni nuove, in contesti diversi: l’esperienza vissuta diventa, dunque, punto di partenza per ulteriori evoluzioni e progressi ”.

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