L’ISTITUTO SUPERIORE ‘GIUSEPPE DI VITTORIO’ PARTECIPA ALLA CORSA DI MIGUEL 2018.
Molto più di una gara podistica: il 16 marzo si è svolta la ‘Mille di Miguel’, la corsa dedicata – dal 2000 – al poeta-maratoneta argentino Miguel Sanchez, sequestrato nella sua casa e scomparso nella notte fra l’8 e il 9 gennaio 1978. Anche gli allievi dell’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” hanno partecipato alla competizione romana che si è svolta allo stadio delle Terme di Caracalla, venerdì 16 marzo.
Dopo il seminario di novembre tenuto dal giornalista Marco Bonarrigo sui temi delle Paraolimpiadi e della disabilità sportiva, gli studenti sono scesi dunque in campo, chiamati dalla bellezza della sfida agonistica, ma ancor più dal desiderio di mantenere viva la memoria dell’atleta di Bella Vista. “La realtà della Corsa di Miguel – spiegano gli organizzatori – è molto più ampia rispetto al solo giorno della gara; attorno alla figura del podista argentino desaparecido nel 1978 è nato un vero e proprio universo che rimane in costante movimento per dodici mesi all’anno. E una delle stelle più luminose di questo universo è certamente il rapporto con le scuole della città di Roma e provincia”.
“Ho sempre partecipato a questa gara con gli studenti della mia scuola – ha affermato la Prof.ssa Ambra Ruia, Docente di Scienze Motorie dell’Istituto Superiore ‘Giuseppe Di Vittorio’ – perché considero la Corsa di Miguel una straordinaria occasione di crescita, densa di valori civili, sociali e culturali. E’ una vera e propria festa dello sport, inteso nel suo senso più profondo. Promuovere l’educazione motoria non significa occuparsi esclusivamente di allenamento del corpo, ma anche trasmettere un’ ‘etica del movimento’. Lo sport, inoltre, non rappresenta una dimensione avulsa da ogni contesto. La ‘Mille di Miguel’, ad esempio, – ha aggiunto la Prof.ssa Ruia – ci ha imposto di approfondire una fase della storia argentina che è entrata con violenza nella stessa biografia di Miguel, costringendoci a riflettere sulla dittatura di Videla, sui rapporti fra politica e sport, sull’efferatezza di ogni regime totalitario”.
La ‘Mille di Miguel è indirizzata alle Scuole Secondarie di primo e secondo grado. Quest’anno era prevista anche una gara di salto in lungo, dedicata alla memoria di Jesse Owens e Luz Long. Un’altra occasione per impegnare il corpo, la mente e il cuore con lo sguardo rivolto alla storia: stavolta quella di una straordinaria amicizia nata sul campo di gara fra due atleti che sorpresero e stravolsero il pubblico delle Olimpiadi di Berlino del 1936.
A dispetto di tutte le attese (e in modo particolare di quelle di Hitler), infatti, sul primo gradino del podio del salto in lungo non salì il tedesco Carl Ludwig (detto Luz) Long, ma l’afroamericano Jesse Owens. “Un’altra dimostrazione del potere dello sport e dei suoi valori più profondi: – ha commentato la Prof.ssa Ambra Ruia – fu proprio Luz Long, infatti, a suggerire a Owens il punto di stacco ideale per qualificarsi alla finale, indicandolo con un fazzoletto bianco posato accanto alla pedana. Risultato: Jesse non solo si qualificò, ma superò in gara lo stesso Luz con un salto di 8.60 contro i 7.87 di Long. Richiamato in servizio nella Luftwaffe, Long avrebbe trovato la morte in Sicilia, a soli trent’anni, nel 1943. L’amicizia con Owens durò, per via epistolare, fino all’ultimo giorno”.
La ‘Mille di Miguel’, strutturata in batterie suddivise per anno di età e sesso, ha visto partecipare per l’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” circa 40 studenti, che sono stati accompagnati dai docenti Ambra Ruia, Loredanna Alfarano, Glauco Nespeca e Caterina Tripodi.
E l’allievo Luca Avolio si è qualificato per le Finali del 21 marzo, con il tempo di 3m 08.09. Solo un infortunio durante una partita di calcio gli ha impedito di partecipare all’ultima fase della ‘Mille di Miguel’.
Ma la soddisfazione rimane grandissima.