“Quello che è accaduto ieri nel nuovo stadio di calcio di Ladispoli è inammissibile. Un’opera pubblica costata circa due milioni di euro dei contribuenti non può allagarsi alla prima forte pioggia autunnale”.
Con queste parole il sindaco Alessandro Grando ha annunciato che l’amministrazione comunale ha avviato una accurata inchiesta per scoprire le ragioni che nella giornata di ieri hanno provocato l’allagamento degli spogliatoi e di altri locali tecnici dello stadio Angelo Sale.
“Oggi pomeriggio – prosegue Grando – i tecnici del comune, insieme all’assessore ai lavori pubblici Veronica De Santis, effettueranno un accurato controllo dell’impianto sportivo per verificare altre infiltrazioni ed accertare cosa sia accaduto. Andremo fino in fondo a questa storia, lo stadio è stato inaugurato poco tempo fa e non può essere un colabrodo. Se emergessero carenze nella costruzione dell’impianto ed in particolare delle opere di impermeabilizzazione della struttura da cui è penetrata l’acqua piovana, chiameremo la ditta costruttrice alle proprie responsabilità. Il tempo dello spreco di denaro pubblico è finito”.
Il sindaco Grando, che nella giornata di ieri è accorso allo stadio per verificare la situazione, ha colto l’occasione per ringraziare la protezione civile, la polizia locale, i dipendenti comunali e quelli della Flavia servizi e tutti i cittadini di Ladispoli che hanno collaborato per tamponare le emergenze causate dalla forte ondata di maltempo su tutto il territorio.