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“Mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni al fine di dissipare ogni dubbio e di mettere a tacere qualsiasi possibile forma di strumentalizzazione in merito al presunto conflitto di interesse e alla presunta illegittimità procedurale della Deliberazione di Giunta comunale n.163/2017, avente come oggetto Approvazione convenzione con l’associazione di volontari Fare Ambiente”.

Con queste parole il sindaco Alessandro Grando ha risposto alle accuse lanciate dal Movimento 5 stelle in merito ai presunti conflitti di interesse e di irregolarità sulla convenzione con l’associazione Fare Ambiente sul servizio di vigilanza contro chi sporca le strade e abbandona rifiuti.

“L’Assessore Francesco Prato – prosegue il sindaco Grando – in data 4 luglio 2017, esattamente il giorno successivo alla data in cui ha ricevuto la nomina di Assessore, ha presentato una richiesta di congelamento della sua posizione di vicepresidente di FareAmbiente, con effetto immediato, rinunciando quindi al ruolo di dirigente locale e chiedendo di essere esonerato dalla funzione di Guardia zoofila sul territorio del Comune di Ladispoli. Inoltre, per estrema correttezza, non ha votato la delibera n.163 abbandonando la seduta di Giunta prima della sua discussione. Per quanto attiene alle procedure tengo a precisare che non è stata violata alcuna norma, allegati alla Deliberazione di Giunta comunale n.163/2017 ci sono i pareri di regolarità tecnica ex art. 49 dlgs 267/2000 e di conformità amministrativa ex art. 97 dlgs 267/2000 a firma del Segretario Generale, che attualmente ricopre anche il ruolo di Responsabile pro tempore del Servizio di Igiene Urbana Integrata. La scelta di incaricare direttamente l’Associazione FareAmbiente senza passare per avvisi pubblici, scelta che ripeto non viola alcuna norma, nasce dall’esigenza di cominciare immediatamente a combattere il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti sul nostro territorio, oramai martoriato da una moltitudine di discariche abusive. L’Associazione FareAmbiente, che aveva già collaborato con la precedente amministrazione comunale e che, a detta dell’Ufficio Igiene Urbana aveva svolto un ottimo lavoro, si è resa immediatamente disponibile e pertanto, per essere operativi il prima possibile, ho ritenuto opportuno procedere in forma diretta.

Ciò non esclude che in futuro altre associazioni possano collaborare con il Comune di Ladispoli, anzi, è nostra intenzione coinvolgere un numero sempre maggiore di realtà del territorio. Chiariti questi aspetti, non secondari, voglio ricordare che le Guardie ambientali non sono dei professionisti pagati per svolgere le loro funzioni bensì dei volontari che gratuitamente mettono a disposizione il proprio tempo per tutelare e valorizzare l’ambiente. I costi per il Comune di Ladispoli, così come avviene in ogni altro comune d’Italia, saranno limitati a un rimborso delle spese sostenute e debitamente documentate che, in ogni caso, non potranno andare oltre i mille euro mensili. Alla luce di questo ritengo fuori luogo le polemiche innescate su questa vicenda dal Movimento 5 Stelle che, senza avere notizie certe su un fantomatico conflitto di interesse e che tale non sarebbe stato anche qualora Prato fosse stato ancora vicepresidente in carica, non protesta quando il Comune di Ladispoli concede direttamente a due associazioni di volontariato l’uso di un locale comunale per assistere le famiglie in difficoltà. Una di queste associazioni, come è noto, è riconducibile a un  Consigliere comunale eletto proprio nello schieramento del Movimento 5 Stelle ma, trattandosi di volontariato, nessuno della nostra amministrazione ha mai pensato di eccepire nulla, anche se un caso del genere si presta facilmente a manipolazioni che appartengono ad un modo vecchio e meschino di fare politica, che non ci appartiene”.

 

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