Grasso (La Svolta): “Bollette idriche, oltre il 75% sono errate. Il Comune agisca in autotutela, altrimenti migliaia di utenti saranno costretti a recarsi al Pincio”
CIVITAVECCHIA, 29 maggio – La gestione del passaggio della gestione del servizio idrico ad Acea è stata fatta alla carlona, come gran parte delle poche cose fatte da Cozzolino e dal M5S.
Il dirigente dei servizi finanziari oggi afferma che circa il 25% degli utenti ha fatto ricorso all’autolettura. Quindi c’è da pensare che potenzialmente oltre tre quarti delle fatture siano errate, riportando la dicitura “reale” accanto a consumi solo stimati alla data del 2 aprile scorso.
Inoltre, l’amministrazione non ha neppure pensato a rafforzare adeguatamente la dotazione di personale dell’ufficio tributi, quando sarebbe stato facilmente prevedibile un vero e proprio assalto di centinaia e centinaia di persone allo sportello, per farsi rettificare le fatture sbagliate. Infine, Cozzolino e Tuoro – dando prova per l’ennesima volta di non tenere in alcuna considerazione i cittadini-contribuenti – non hanno nemmeno evitato di fare arrivare insieme fatture dell’acqua e dei rifiuti, con scadenze a maggio e nel solito ingorgo fiscale di giugno.
Come sempre, il cittadino intanto deve pagare. Poi, per quanto riguarda l’acqua, se avrà diritto ad un rimborso, dovrà attendere i tempi della burocrazia per riavere i propri soldi. Il tutto, con una scarsa comunicazione ai cittadini da parte dell’amministrazione comunale. Andrebbe tutto annullato in autotutela, per riemettere le fatture dopo aver acquisito le letture reali. Ma il Comune non lo farà.
Quindi il consiglio, per chi non lo avesse fatto, è quello di procedere comunque con l’autolettura del contatore e, per chi riscontrasse consumi sensibilmente difformi rispetto a quelli fatturati al 2 aprile dal Comune, di inviare una PEC al Comune o di recarsi personalmente presso l’ufficio tributi a palazzo del Pincio per farsi stornare la fattura errata, con contestuale emissione della nuova. L’unico punto fermo, al momento, è infatti che Acea partirà con la propria fatturazione dal proprio valore di lettura del contatore. Quindi tutto ciò che sta “a monte” andrà definito da ogni utente con il Comune”.