CIVITAVECCHIA, 12 gennaio – Le risposte date dall’assessore Tuoro sul pasticciaccio brutto della Tari 2015 sono assolutamente insufficienti. Intanto, si continua a dare per scontato che centinaia di cittadini tramite l’home banking e decine di impiegati di diverse banche, uffici postali e tabaccai possano aver sbagliato tutti insieme il codice catastale dell’F24 digitando un C733 anziché C773. Credo che statisticamente, anche confrontando le percentuali di errori simili con

quanto avvenuto nel tempo con tutti gli altri F24 del Comune, questa spiegazione non possa stare in piedi. Quindi l’origine del fatto resta ancora tutta da spiegare: la più probabile sarebbe quella di un errore del Comune sui modelli F24 inviati nel 2015. Gli uffici comunali dichiarano che i dati inviati ai cittadini erano corretti e in assenza di prove contrario prendiamo per buona questa spiegazione.
In ogni caso, trattandosi di versamenti effettuati e finiti ad altri comuni, la questione deve essere risolta tra le varie amministrazioni coinvolte: non può e non deve essere il cittadino a rimediare a un problema che non ha causato lui, perdendo nel migliore dei casi 2 o 3 giornate di lavoro.
E qui arriviamo alla questione dei 25 numeri al giorno e del caos che nell’ultima settimana ha regnato sovrano a palazzo del Pincio.
E’ evidente che un funzionario e 2-3 impiegati non possano fare fronte ad una emergenza correlata all’invio di 7500 raccomandate, di cui una buona parte potrebbero essere relative a soldi già versati e non dovuti e l’altra parte con molta probabilità porterà chi invece deve effettivamente pagare a chiedere la rateizzazione del dovuto, recandosi comunque al Comune.
Si dovrebbe provvedere da subito a preparare e pubblicare sul sito del Comune dei moduli di istanze di annullamento in autotutela della nuova richiesta di pagamento, da inviare, insieme alle quietanze degli F24, tramite PEC o raccomandata, senza necessità di perdere ore allo sportello. Per chi invece deve pagare, si dovrebbe allo stesso modo rendere disponibile la richiesta di rateizzazione on line, per andare incontro ai cittadini.
E’ in ogni caso del tutto evidente che l’ufficio tributi andrà potenziato e riorganizzato dalla nuova amministrazione, dopo che il M5S ha tolto la gestione della riscossione ad Hcs, senza fornire di personale adeguato la struttura del Pincio, con il risultato di far crollare ulteriormente le percentuali di effettivi incassi e addirittura con il piano “folle” di voler portare anche un’altra struttura complessa ed essenziale anche per il front-office come quella dell’anagrafe a piano terra di palazzo del Pincio.
Una ipotesi assurda, da respingere con forza, dando vita invece a un piano di razionalizzazione e riorganizzazione di tutta la macchina comunale.
Massimiliano Grasso
Capogruppo La Svolta
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