“Forse è il Commissario Passerelli, o chi gli scrive i comunicati, a non aver compreso o approfondito la questione, finendo per dire castronerie.
Intanto, è falso infatti che non risultino imprese locali iscritte nell’elenco Ater che appartengano alla categoria menzionata da Passerelli. A scorrere l’elenco, pubblicato sul sito della stessa Ater, ne appaiono subito almeno 2 o 3. E comunque non è questo il punto.
La questione posta, con la proposta di un protocollo d’intesa che impegni le stazioni appaltanti ad utilizzare procedure previste dal Codice degli Appalti che consentano comunque di mettere le imprese locali in condizione di partecipare alle gare, era diversa e di carattere politico, non meramente tecnico-amministrativo.
L’invito è quello ad utilizzare un tipo di procedimento diverso rispetto al semplice sorteggio tra tutte le imprese iscritte agli elenchi: sicuramente, infatti, tramite manifestazione di interesse, o anche in certi casi procedura di gara aperta, le aziende locali interessate a partecipare sarebbero in condizione di farlo. Anche quelle che magari non abbiano la specifica categoria richiesta, attraverso l’istituto dell’avvalimento.
Ma tutte queste cose l’amico Passerelli le sa benissimo.
Certo è che se infatti, come scrive lui, numerose imprese di fuori rinunciano a partecipare a causa della distanza e della logistica, sarebbe il caso, caro Passerelli, anche per questo di mettere le imprese del territorio in condizione di partecipare, evitando il ricorso a semplici sorteggi, che peraltro credo che andrebbero anche fatti pubblicamente, mentre sul sito non c’è traccia dell’avviso di quando si sarebbe tenuto il sorteggio stesso. Ma non è questo aspetto che qui mi preme sottolineare, non a caso mi sono rivolto al Commissario in qualità di responsabile dell’Ater, non per il singolo procedimento di gara.
Quindi, anziché straparlare di fantomatiche allusioni, visto che si trattava di una constatazione, essendo stata realmente invitata un’azienda proveniente da Sgurgola, Passerelli avrebbe fatto una figura migliore a rispondere solo sulla volontà o meno di prendere in considerazione la mia proposta.
Anche perché posso comprendere che lui, non essendo di Civitavecchia, non conosca alcuni “detti popolari” nostrani, come quello appunto riferito alla Sgurgola. Ma questo non consente di certo a lui, ed ai suoi “consiglieri” di ignorare anche le imprese locali ed il loro profondo stato di crisi.
Tant’è che rinnovo la proposta di una intesa tra le varie stazioni appaltanti, tra cui la stessa la Ater, e le associazioni di categoria, per sottoscrivere un impegno che, nei limiti posti dal nuovo codice dei contratti pubblici, vada nella direzione di mettere le imprese locali in condizione di partecipare alle gare, ove necessario anche consorziandosi tra loro”.
Lo dichiara il capogruppo della Svolta Massimiliano Grasso.