Grasso: ”Non consento a Tedesco di lasciare ombre su di me, spieghi alla città perché ha agito così”

Intervista del leader della Svolta a Telecivitavecchia.

L’ex vice sindaco incalza il primo cittadino: “Ha il dovere di chiarire i motivi delle sue decisioni. Dal 20 novembre nemmeno una telefonata da parte sua. Fino al giorno prima mai stati problemi tra noi”.



“Non consento a nessuno, men che meno al signor avvocato Ernesto Tedesco di lasciare ombre sulla mia figura. Da uomo, è lui che deve chiarire i motivi della sua scelta, e deve farlo pubblicamente”. A parlare è l’ex vicesindaco ed ex assessore alle Partecipate, Massimiliano Grasso, nel corso della trasmissione Trc Mattina Live andata in onda su Telecivitavecchia.

Grasso ha raccontato di aver appreso la notizia dell’esclusione dalla Giunta dai giornali e di non sentire il primo cittadino dal 20 novembre. E soprattutto, di non aver ancora capito il perché di quanto accaduto.

“Non ho avuto modo – spiega Grasso – di sentire il Sindaco da quando è iniziata la crisi, credo fosse il 20 novembre l’ultima volta che abbiamo parlato. Fino a quel giorno non avevamo mai alcun tipo di problema, poi improvvisamente c’è stato questo blackout che dura ancora oggi (nonostante, sul piano umano e personale, anche la malattia di Grasso, colpito dal Covid, ndr). Ritengo che Tedesco debba chiarire pubblicamente quali sono stati i motivi di questa scelta. Credo che sia stato un grave errore quello di auto-ridurre la maggioranza a 13. Non ci sono motivi politici che giustifichino quanto fatto. Da Fratelli d’Italia e La Svolta non c’è stato nessun atto politico o amministrativo che sia andato contro il programma della maggioranza o contro il Sindaco. Non ci sono motivazioni. Tante persone mi hanno chiamato per chiedermi cosa fosse successo, visto che sono stato cacciato. E’ giusto che i cittadini chiedano e ottengano delle risposte. Non consento a nessuno, a partire dal signor avvocato Ernesto Tedesco di lasciare delle ombre sulla mia figura e sul mio operato. Il Sindaco deve spiegare pubblicamente alla città perché ha preso questa decisione”.