Gruppo consiliare M5S: “Depositata una mozione contro il gas a TVN”
Nei giorni scorsi come gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle abbiamo depositato una mozione molto importante per il futuro della città. La mozione è molto semplice e, senza mezzi termini, impegna il sindaco ad avvalersi di tutti i poteri che la legge gli conferisce per scongiurare la riconversione a gas della centrale Enel di Torrevaldaliga Nord, che come è noto essendo a carbone dovrà chiudere entro il 2025.
La riconversione a gas di TVN non risolve il problema ambientale e sanitario della città. E, a scanso di equivoci e tristi proclami, non risolve neanche il problema relativo all’indotto e all’occupazione che, invece, potrebbero ricevere un impulso dalla tanto agognata riconversione alle rinnovabili e dall’innovazione tecnologica.
Ma ci vuole coraggio.
Quel coraggio che questa amministrazione comunale fino ad oggi non ha dimostrato di avere.
Gli diamo un’altra possibilità sperando che il sindaco e i suoi collaboratori la diano a Civitavecchia, ai civitavecchiesi e a tutto il comprensorio.
Dobbiamo voltare pagina e cominciare finalmente a crearci un futuro alternativo. Un futuro senza ricatti occupazionali e senza baratti tra lavoro e salute. Un futuro senza ipocrisie e per una classe politica che sia in grado di guardare al di là delle strette di mano, dei fuochi d’artificio e delle luminarie.
Ci vuole coraggio. Ma forse neanche troppo.
La riconversione a gas di TVN non risolve il problema ambientale e sanitario della città. E, a scanso di equivoci e tristi proclami, non risolve neanche il problema relativo all’indotto e all’occupazione che, invece, potrebbero ricevere un impulso dalla tanto agognata riconversione alle rinnovabili e dall’innovazione tecnologica.
Ma ci vuole coraggio.
Quel coraggio che questa amministrazione comunale fino ad oggi non ha dimostrato di avere.
Gli diamo un’altra possibilità sperando che il sindaco e i suoi collaboratori la diano a Civitavecchia, ai civitavecchiesi e a tutto il comprensorio.
Dobbiamo voltare pagina e cominciare finalmente a crearci un futuro alternativo. Un futuro senza ricatti occupazionali e senza baratti tra lavoro e salute. Un futuro senza ipocrisie e per una classe politica che sia in grado di guardare al di là delle strette di mano, dei fuochi d’artificio e delle luminarie.
Ci vuole coraggio. Ma forse neanche troppo.
Gruppo consiliare M5S