Nella giornata di ieri insieme all’ex Sindaco Antonio Cozzolino ed all’ex Assessore Alessandro Manuedda siamo stati al Ministero per i Beni Culturali per evidenziare l’assoluta incompatibilità paesaggistica della nuova centrale a gas che Enel vorrebbe costruire sul nostro territorio. Alla presenza del capo segreteria tecnica del sottosegretario al MIBACT Anna Laura Orrico abbiamo illustrato tutte le motivazioni che ci hanno portato a quella che secondo noi è ormai una certezza: autorizzare il progetto Enel per una nuova centrale a gas, non solo non è accettabile dal punto di vista sanitario ed ambientale, ma sarebbe assolutamente illegittimo dal punto di vista paesaggistico. La realizzazione di una nuova centrale in quell’area, infatti, è espressamente vietata dal PTPR, Enel ne è consapevole e intende chiedere una deroga che è subordinata al parere preventivo e vincolante del MiBACT. La legge statale sul punto è chiarissima: le previsioni dei piani paesaggistici regionali non sono derogabili. Quindi la nuova centrale a gas di Enel non può beneficiare di deroghe al PTPR e rimane, letteralmente, “non consentita”.
Come abbiamo promesso, il nostro impegno non si ferma con l’approvazione di mozioni, che sembra non abbiano avuto nessun seguito in termini di concretezza, ma sfrutteremo al 100% tutte le possibilità che si presenteranno affinché questa nuova minaccia ambientale possa essere scongiurata, evitando così una nuova condanna pluridecennale per il nostro territorio.
Invitiamo il Sindaco e l’attuale amministrazione a concentrarsi meno sull’assegnazione di incarichi e poltrone e dedicare l’energia necessaria ad una lotta che potrà irrimediabilmente segnare il futuro della nostra città, in un senso o nell’altro.
Abbiamo già provato attraverso le nostre mozioni ad indicare quella che secondo noi era la strada più efficace da percorrere, ottenendo in risposta sermoni che non avevano né capo né coda. L’ultima, con l’invito al Sindaco ad utilizzare, in sede di AIA ed in qualità di massima autorità sanitaria del nostro territorio, le facoltà concessegli dal Regio Decreto per fermare la nuova centrale. Proposta quasi ridicolizzata da chi pochi giorni fa si vantava di una sentenza che confermava l’efficacia dello stesso decreto utilizzato  dall’ex Sindaco Antonio Cozzolino per applicare le prescrizioni al funzionamento del tempio crematorio.
Il Movimento 5 Stelle di Civitavecchia come già ribadito in tutte le sedi farà il massimo per tutelare la salute dei cittadini, ci auguriamo che Tedesco faccia altrettanto.
Gruppo consiliare M5S
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