Mentre da una parte l’amministrazione Tedesco chiede collaborazione e responsabilità all’opposizione, dall’altra lancia bordate attraverso i suoi dirigenti di coalizione, probabilmente per nascondere il nulla assoluto del primo anno di mandato. In questi giorni, vista la situazione di emergenza, abbiamo collaborato ben oltre il dovuto per tutelare la salute dei cittadini e proporre strategie di ripresa del tessuto economico della nostra città. Le pagine social dei sindaci di tutta Italia sono piene di interventi quotidiani mirati e fattivi da parte del comune nei confronti di tutte le categorie di cittadini, qui tra un selfie e l’altro si cercano responsabilità altrove, pensando alle pizze di Pasqua. Oggi è la volta del “colpa dei cinque stelle” per la partecipata CSP, giusto per chiarire la nostra risposta a chi ci accuserà di sterili polemiche. Tra poco questa amministrazione compirà un anno ed è ora che si assuma le sue responsabilità: mesi per spartire le poltrone e nessuna azione per migliorare le performance di un’azienda nata alla fine del 2017 e che ha bisogno di attenzione quotidiana da parte del socio unico, appunto il Sindaco. Perchè ci sono ancora un numero vertiginoso di lavoratori interinali che invece di diminuire sono aumentati? Perchè i mezzi che dovevano essere noleggiati per pochi mesi, lo sono stati per quasi un anno? Quali iniziative sono state messe in atto per rilanciare le farmacie, la sosta a pagamento e i parcheggi Isonzo e Feltrinelli? (e ovviamente non ci riferiamo all’ultimo mese). Non abbiamo visto uno straccio di rendicontazione reale su CSP: quali sono i settori in perdita e cosa stanno facendo il Sindaco Grasso e il Sindaco Tedesco per invertire la rotta? L’attuale management non ha neanche il coraggio di non pagare l’affitto delle reti dell’idrico alla fallita Civitavecchia Infrastrutture, come consente la legge fallimentare e prevede la sentenza del giudice, generando 900.000 euro di perdite evitabili. La colpa dei 5 stelle, e questa ce la assumiamo tutta, è stata quella di risolvere un debito di 40 milioni delle vecchie società partecipate, questo sì era un serio rischio di fallimento e di privatizzazione dell’azienda. La città è testimone del fatto che abbiamo mantenuto tutti i posti di lavoro, purtroppo anche quelli che guadagnano di più del consiglio di amministrazione, e li abbiamo mantenuti pubblici. L’amministrazione Tedesco si sta preparando a privatizzare la partecipata CSP? Abbiate il coraggio di dirlo apertamente e fateci vedere cosa sapete fare.
Gruppo consiliare M5S