Comprendiamo le difficoltà del neo nominato amministratore di CSP, che evidentemente deve parare le bordate che gli arrivano dalla sua stessa maggioranza e persino dal sindaco, ma se vuole distrarre l’attenzione dovrebbe farlo contando meglio.
Le cifre sparate qualche giorno fa dall’avvocato Carbone, condite da giudizi poco eleganti su suoi colleghi, riguardano due anni del precedente consiglio di amministrazione (cda), mentre per se stesso riferisce cifre di un singolo anno.
L’attuale cda, mancante di un membro, prenderà meno e precisamente 109.000 euro, ma a prescindere dalla qualità del lavoro svolto, come deciso in assemblea dei soci. Il precedente cda percepiva circa 170.000 euro all’anno comprensive di parte variabile, che veniva erogata solo al raggiungimento dei risultati. Si tratta di cifre ben distanti dai 670.000 euro sparati dall’avvocato Carbone, così come il mezzo milione di rimborsi del biennio 2018-2019 che in realtà sono stati di circa 90.000 euro.
L’organo di revisione precedente costava 9.000 euro l’anno, mentre l’attuale costerà di più in quanto formato da ben 3 componenti, ognuno dei quali percepirà rimborsi spese.
Per quello che riguarda i dirigenti da quanto ne sappiamo ce n’è solamente uno,l’avvocato Paolo Iarlori, assunto a tempo indeterminato nel 2007 senza alcuna procedura di selezione pubblica, tra l’altro esponente di Fratelli d’Italia.
Oggi leggiamo di un non meglio identificato gruppo di dirigenti interni, che evidentemente erano già presenti quando le partecipate hanno raggiunto 40 milioni di debiti, risolti dall’amministrazione M5S senza chiedere un euro ai civitavecchiesi. Apprendiamo che i suddetti dirigenti oggi si ridurrebbero lo stipendio, ma la stessa generosità non l’abbiamo vista durante il nostro piano di risanamento…come mai?
Per quello che riguarda le consulenze c’è da considerare che il passaggio da cinque elefantiache società ad una richiedeva competenze particolari, anche viste le numerose cause intervenute, e che per una società che fattura circa 20 milioni di euro all’anno, una spesa di 200.000 euro è assolutamente nella norma. Oggi non serviranno ulteriormente queste competenze particolari quindi anche con noi ci sarebbe stato un forte calo delle spese per consulenze.
Invece ci piacerebbe sapere ad esempio cosa pensa l’avvocato Carbone dell’utilizzo da oltre un anno dei lavoratori interinali, essendo cessate almeno da luglio le esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale determinate dall’avvio della raccolta differenziata “porta a porta”. Da agosto 2019 potevano essere sostituiti da dipendenti stabili, eliminando questa precarietà lavorativa che costa a CSP circa 30.000 euro in più al mese, quindi da agosto 2019 sono ben 210.000 euro.
Avvocato Carbone, rifaccia i conti e le consigliamo di guardarsi dagli amici.

Gruppo consiliare M5S

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