Apprendiamo dalla stampa locale qualcosa che purtroppo sapevamo già: Civitavecchia é attualmente amministrata in maniera assolutamente improvvisata.

I nostri amministratori, dopo aver fatto di tutto per cacciare il vecchio consiglio di amministrazione, costretto a lavorare in questo clima per 7 mesi, hanno messo a capo della partecipata tre professionisti (di cui uno si è dimesso dopo una settimana), nominati su base fiduciaria e non selezionati con evidenza pubblica, a cui chiedono di risolvere problemi senza dar loro uno straccio di indicazione.

Anzi pare che proprio Carbone e la consigliera “di area PD” reputino le indicazioni del Comune fumose e inadeguate. Dialettica che rispecchia lo status quo dei rapporti: quando infatti il cda si lancia in iniziative sugli orari del porta a porta, iniziative che non incontrano il favore della gente, vengono scaricati senza ritegno.

In parole povere: totale scollamento tra il consiglio di amministrazione di CSP e il socio unico, il sindaco, che pare abbia come unica preoccupazione quella di smantellare il servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta, la cui sola colpa era quella di funzionare troppo bene.

Così tra uno scambio di accuse e l’altro, tra una richiesta di reinternalizzazione di servizi da parte del Comune e il conseguente rifiuto da parte del cda di CSP, tra minacce di dimissioni e di esoneri, nessuno si occupa veramente della società che svolge i servizi per i cittadini di Civitavecchia: nessuno si occupa dei civitavecchiesi.

Questa non è la nostra impressione: é quello che si dicono pubblicamente il cda di CSP e l’amministrazione Grasso-Tedesco, figuriamoci cosa si diranno in privato.

Gruppo consiliare M5S

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