Leggiamo con incredulità le assurde accuse di Forza Italia sul bilancio, che addirittura grida al dissesto, non sapendo che al massimo lo potranno dichiarare al prossimo previsionale dopo quasi un anno che saranno al comune.
Nonostante come amministrazione 5 stelle abbiamo dovuto pagare 11 milioni di debiti fuori bilancio, abbiamo portato importanti fonti di finanziamento al comune, tra cui il fondo immobiliare e l’accordo con l’Autorità portuale, che nessuna amministrazione aveva mai fatto in precedenza. Forza Italia dovrebbe ricordare che, tra gli altri, il suo consigliere Frascarelli aveva anche presentato un esposto per fermare l’accordo.
Il fondo immobiliare ha tutte le carte in regola per andare avanti. La conferenza dei servizi sul Welcome Center era istruttoria e non decisoria, quindi la nuova amministrazione dialogando con gli enti preposti ha la responsabilità di risolvere i problemi sollevati. I soldi dell’AdSP sono solamente a residuo per l’anno 2015, dopodichè sono stati sterilizzati, e comunque con un accordo riconosciuto valido la nuova amministrazione ha un percorso già avviato con l’AdSP. Sulle “aste giudiziarie” invitiamo Forza Italia a studiare perché si tratta di beni a patrimonio di una srl che ne risponde in proprio e non entrano nel bilancio comunale.
Abbiamo dedicato 5 anni con abnegazione al risanamento del bilancio comunale, cosa che si può desumere dagli atti, dalla relazione della Corte dei Conti e dai pareri dei Revisori dei Conti che hanno attestato la sostenibilità dei bilanci del comune durante i nostri 5 anni, compreso quello al bilancio di previsione 2019. Se i consiglieri di Forza Italia andassero meno in giro ma si documentassero, si renderebbero conto delle enormi difficoltà finanziarie in cui versava il comune a causa della gestione delle amministrazioni precedenti.
L’amministrazione 5 stelle dal 2014 al 2019 ha salvato il comune dal rischio di dissesto finanziario, attraverso importanti operazioni finanziarie. Una tra tutte la riduzione del tasso di interesse dei derivati, gli Swap, una sorta di mutuo risalente al 2003, che ha permesso di spendere molto in quegli anni e dopo oltre 10 anni gli esponenziali interessi si sono riversati sul comune e quindi sui cittadini. I derivati risalgono all’epoca in cui Tedesco era vicesindaco e in cui alcuni consiglieri di maggioranza erano gli stessi di oggi. Evidentemente qualcuno pensava di ritornare ai “fasti di un tempo”, speriamo che i cittadini non debbano rivedere corsi e ricorsi storici.