Le dichiarazioni dei consiglieri della lista Tedesco (Mecozzi e La Rosa) nel silenzio del sindaco e in assenza dell’Assessore all’ambiente Magliani durante il consiglio comunale di ieri sono di una gravità inaudita. La gravità sta soprattutto nella espressa volontà di rimettere in discussione compensazioni socio economiche che si erano tutti dimenticati (perché irrealizzabili) dal 2003 per l’esercizio della centrale a carbone e che grazie al M5S sono diventate opere concrete per la città come ad esempio il parco della Resistenza.
Ricordiamo a tal proposito, che solamente attraverso un percorso durato quasi due anni, il Ministero dell’Ambiente ha imposto all’ente energetico la realizzazione di compensazioni socio economiche per la città , specificando tra l’altro di farlo celermente in quanto necessarie all’esercizio della centrale. I progetti sono stati poi condivisi sul sito del comune, consentendo alla cittadinanza di proporre idee e modifiche che sono state tenute in massima considerazione. Giova anche ricordare che la rivisitazione delle opere è stata determinata non da una valutazione estetica di qualche consigliere che incontra Enel all’oscuro della sua stessa maggioranza (come dichiarato dalla Attig), ma dall’oggettiva impossibilità di realizzare opere concordate nel 2003 quando era vicesindaco Tedesco, come il famoso bosco o il porticciolo da diporto.
Ancora una volta l’amministrazione Tedesco più che per le opere si contraddistingue per le revoche: si impegni per concludere quanto di buono per la città è stato avviato dal M5S, invece di gettare all’aria, preso dai litigi della sua maggioranza, progetti pronti per essere realizzati a spese di Enel e per i quali a quanto dichiarato dal duo Mecozzi-La Rosa i soldi sarebbero addirittura finiti. Niente di più falso, a meno che non li abbiano fatti spendere per altro, magari per comprare i super secchioni intelligenti di Grasso.
La triste tradizione di andare a trattare privatamente con Enel è ritornata prepotentemente nella nostra città con questa nuova-vecchia maggioranza e noi non lo accetteremo.
Gruppo consiliare M5SÂ