Prosegue ininterrottamente l’attività di vigilanza della Capitaneria di porto di Civitavecchia sulle situazioni di potenziale compromissione dell’ambiente marino e costiero.
Ciò ha permesso, nell’ultimo periodo, di individuare delle allarmanti situazioni di inquinamento nell’area urbana dei Comuni di Cerveteri e di Ladispoli.
Nello specifico, dopo un sopralluogo eseguito congiuntamente ai tecnici dell’Arpa Lazio, gli uomini della Guardia Costiera hanno accertato uno scarico di acque reflue nere sul fosso denominato “Grotta Barca”, nel Comune di Cerveteri, dovuto al malfunzionamento di un impianto di depurazione risultato privo di alimentazione elettrica e carente della necessaria manutenzione.
Da ciò è stata ravvisata, a carico dei responsabili – deferiti alla competente Procura della Repubblica di Civitavecchia -, l’ipotesi di reato di getto pericoloso di cose e inosservanza dei divieti di scarico al suolo.
Inoltre sono stati effettuati, dai tecnici dell’ARPA Lazio, mirati campionamenti delle acque finalizzati ad analizzare il grado di compromissione ambientale.
Attività più recente è stata posta in essere nel Comune di Ladispoli, dove la Capitaneria è intervenuta per verificare la presenza di scarichi sul fosso denominato “Sanguinara”, corso d’acqua che sfocia nel litorale cittadino, già oggetto in passato di investigazioni ambientali per inquinamento.
Il sopralluogo effettuato ha portato alla scoperta di tre scarichi di liquidi maleodoranti, uno dei quali risultato non autorizzato. Sono in corso ulteriori accertamenti circa eventuali autorizzazioni rilasciate dal Comune di Ladispoli per gli altri due scarichi rinvenuti.

 

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