CIVITAVECCHIA – Nella giornata di ieri, 22 aprile, presso la Regione Lazio, si è tenuta un’importante riunione, presieduta dal Vice Presidente ed Assessore allo sviluppo economico, On. Roberta Angelilli, alla quale hanno preso parte i dirigenti del settore blue economy della Regione, Sindaci e rappresentanti dei 24 Comuni costieri e i vertici delle Capitanerie di porto laziali.

L’Assessore ha illustrato nel dettaglio le iniziative economiche messe in campo dalla Regione a favore dei Comuni costieri per la migliore gestione delle attività sulla costa in previsione dell’imminente stagione estiva.

Durata della stagione balneare, sicurezza della balneazione, omogeneizzazione delle ordinanze balneari comunali, destagionalizzazione, corretto utilizzo del demanio marittimo, coordinamento delle rispettive competenze e piani collettivi di salvataggio, sono stati alcuni tra i temi trattati nel corso dell’incontro che si è sviluppato partendo dall’analisi delle criticità rilevate dalle Capitanerie nella scorsa estate.

I competenti Uffici della Regione Lazio, hanno chiarito che la durata della stagione balneare, a cui i comuni costieri devono far riferimento nell’emanazione delle rispettive ordinanze balneari, va dal 1 maggio al 30 settembre, come stabilito da apposito provvedimento regionale.

Grande attenzione è stata posta, sul piano tecnico, agli apprestamenti di salvataggio previsti dalle ordinanze che, attraverso il dialogo con le Amministrazioni locali, deve ambiziosamente mirare ad aumentare il chilometraggio di spiagge libere regionali presidiate dagli assistenti bagnanti.

“Sono molto soddisfatto della riunione. Abbiamo gettato delle solide basi per la prossima stagione balneare – sottolinea il Capitano di Vascello Michele CASTALDO, Direttore Marittimo del Lazio – e questo incontro testimonia unità di intenti e leale collaborazione inter-istituzionale. Tutti gli Uffici marittimi della costa laziale, presenti all’incontro con i rispettivi titolari, hanno offerto e offriranno la propria consueta collaborazione per giungere ad una più ampia uniformità di regole, nonché garantire un’attenta vigilanza sul loro rispetto, dialogando con i Comuni del territorio regionale per assicurare un esercizio coordinato delle rispettive competenze”.

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