Tidei e Angeloni: “Subito una gara europea per difenderci dalle polveri ultrasottili”
Porto. I dati dell’associazione ambientalista tedesca sono affidabili ed estremamente allarmanti.
Secco “NO” a Cozzolino nel board dell’Authority: un’ipotesi che agita il fantasma di scambi politici impropri ai danni degli elettori manovrato dalla peggiore politica.
L’Autorità portuale deve indire subito una gara europea per un’indagine sistematica sulle polveri ultra sottili in porto. E’ quanto chiedono Pietro Tidei e Fabio Angeloni. Ma per i due esponenti PD c’è un altro pericolo che incombe minaccioso sullo scalo e questa volta verrebbe dalla politica, o meglio dalla peggiore politica, avvezza agli inciuci e dura a morire: la nomina di Cozzolino nel board dell’Authority.
“Serve una gara europea per verificare quello che queste nuove rilevazioni hanno fatto saltare fuori, facendo visita al nostro scalo. Si è trattato di un rilevamento solo puntuale ma i sui dati sono estremamente allarmanti e ora si tratta di agire – sottolinea Tidei – e di agire subito, affinché questo nuovo pericolo per la salute, fin qui non rilevato nei dati ufficiali venga approfondito”
“La denuncia della Nabu non è archiviabile – aggiunge Angeloni – e non so come si possa stare tranquilli sapendo che sotto una nave si respirano polveri ultrasottili 80 volte quelle che avvelenano i polmoni in un tunnel ad alto traffico, solo perché non lo ha detto ARPA, ma un’associazione di volontari tedeschi, attiva dal 1899, che conta più di mezzo milione di associati. E personalmente mi fido di questi tedeschi almeno quanto dell’Arpa”
“E’ in ballo – prosegue Tidei – l’adozione delle più avanzate tecnologie che deve tener conto dei nuovi dati e non è detto che le ricette in campo ormai da tempo, da troppo tempo, siano ancora valide ed efficaci contro questo nuovo pericolo. Ecco perché serve subito una gara europea per una campagna di rilevazioni sistematiche su queste polveri che sono dieci volte più sottili di quelle monitorate dalle centraline attuali”.
Tidei e Angeloni tornano poi sull’ipotesi di Cozzolino nel board del dell’Autorità portuale: “Da Cozzolino per l’occasione si assiste al solito noioso balletto e ad una sfacciata autocandidatura. Un invito formale dunque al presidente Di Majo a non nominare Cozzolino in quanto assolutamente inadeguato a quel ruolo. In caso contrario si assumerebbe totalmente gravi responsabilità per una nomina che non trova alcun riscontro nei requisiti richiesti dalla legge”.