Hcs, un’eredità pesante
Brutta piega in tribunale per il Comune: i debiti li paga Csp?
Tanto tuonò che piovve. Al tribunale di Civitavecchia va avanti la spinosa questione delle partecipate e l’indicazione che giunge è chiara: i debiti di Hcs debbono passare a Csp. Con tutto quel che ne consegue, e in termini di casse comunali potrebbe essere davvero tanto.
Come Palazzo del Pincio abbia potuto “incartarsi” in una simile vicenda resta un mistero. La nebbia, invece, sul resto degli argomenti diventa meno fitta. Con un capitale da centomila euro, la nuova Civitavecchia Servizi Pubblici farà infatti presto ad andare a gambe all’aria e questo persino al di là del fatto che non funziona. Perché, ciò è evidente, in un mercato privatizzato una società di servizi che non fa arrivare l’acqua, che non ritira i rifiuti e che mette le tariffe al massimo non andrebbe da nessuna parte. Neanche attraverso quegli “investimenti geniali”, come il prestito per realizzare la farmacia comunale alla stazione che, stando così le cose, rischia di essere una beffarda ciliegina sulla torta del fallimento.
Ma dall’evoluzione della vicenda Hcs emerge pure che a questo punto, se il passaggio dei debiti sarà automatico a Csp, la responsabilità non ce l’avrà più nemmeno il liquidatore della vecchia società, ma la giunta che l’ha “lanciata”, su mirabile consiglio dei super pagati manager scelti da Cozzolino. Che ora guarderà rientrare dalla finestra quella vicenda concordati fatta uscire dalla porta. Una scena fantozziana: però non fa ridere neanche un po’.