HOTEL RIGOPIANO: una tragedia annunciata?(Rubrica a cura del Dr Remo Fontana, Criminologo)
(Terza ed ultima Parte)
Tutto questo, purtroppo, lo stiamo osservando oramai da anni in numerose circostanze che hanno interessato il martoriato territorio italiano: violente tempeste, trombe d’aria e tornado, forse mai visti prima d’ora, alluvioni e “bombe d’acqua”, che in pochi minuti trasformano il più piccolo ruscello, in un impetuoso corso d’acqua che travolge ogni cosa, strade e ponti, ferrovie, portando via con se, non di rado anche vite umane; mareggiate, che in poco tempo, erodono intere coste e litorali. Inutile dire, che probabilmente a causa anche della mano sciagurata dell’uomo e dei danni che lo stesso ha commesso nel corso degli anni, la natura si ribella, riprendendosi con veemenza, ciò che era suo. Quindi, sono sempre più del parere, che prevenire e meglio che curare, anche perché ho più volte affermato, che in questi casi, c’è poco da curare, dopo eventi calamitosi di questo genere, nella maggior parte dei casi, si raccolgono solo i “cocci” e come sempre, subito dopo si fa la conta dei danni, delle vittime e dei feriti, cercando il capro espiatorio di turno, non dimenticando poi, i molti fondi pubblici che sarebbero destinati al riassetto e la messa in sicurezza del territorio, che in molti casi, troppi, sono stati distratti per altre cose, o mai utilizzati. Poi, c’è un altro fattore, che seppur può sembrare impopolare, è comunque sicuramente riconducibile alla ragionevolezza delle persone, in considerazione della probabilità dei rischi e che l’evento disastroso o calamitoso possa effettivamente verificarsi ed a cui si potrebbe andare incontro, quando magari si decide di passare un tranquillo weekend in un resurc come quello del Rigopiano, pur essendo a conoscenza e verificandolo direttamente una volta raggiunte le vicinanze del posto, che le condizioni meteo previste o comunque in atto, non sono quelle migliori, al fine di trascorrere quel tanto desiderato “tranquillo” weekend.
Ho parlato di ragionevolezza, perché ritengo questa in alcuni casi debba esserci. Fermo restando gli obblighi e le responsabilità degli organi istituzionali e quindi degli enti locali e sovra-ordinati, in ordine alla sicurezza ed al mantenimento delle strade, emissione di bollettini meteo vari, contenenti le eventuali criticità e loro livelli, informazioni alla popolazione, ecc., come dicevo la ragionevolezza delle persone, dovrebbe condurre a pensare, che in determinate circostanze, sarebbe probabilmente molto meglio rinunciare al tanto sospirato weekend di riposo e pace, evitando inoltre di portare in quei luoghi ed in quelle particolari circostanze meteo più che avverse, i propri figli.
Come abbiamo potuto osservare nella tragedia in esame, se errori ci sono stati da parte di chiunque, le condizioni meteo erano comunque estreme e le previsioni, non erano foriere di nulla di buono, probabilmente il terremoto ha fatto il resto, con l’aggiunta del problema dei soccorsi che sono arrivati il giorno successivo e degli elicotteri, che causa mancanza di visibilità, non hanno potuto decollare.
Vado alla conclusione, perché ci sarebbe ancora molto da parlare ed in proposito mi riservo un intervento video anche su questa testata giornalistica, la mancata osservanza della famosa ragionevolezza e questa vista in ogni suo aspetto e da parte di ogni attore sociale, sia del singolo privato che dell’istituzione, oltre che per se stessi ed eventuali bambini, diviene conseguenza di altissimo rischio per i soccorritori, sia istituzionali che volontari, come nel caso dell’elicottero recentemente precipitato sempre in Abruzzo, che ha avuto la tragica conseguenza di “regalare” ulteriori sei vittime. Ma anche di enormi spese a carico dello Stato, a causa dell’impiego dei mezzi necessari agli interventi, nonchè per la remunerazione del personale utilizzato, al fine di fare fronte alle singole necessità, che come già detto, in molti casi, purtroppo, hanno quale risultato, quello di raccogliere solamente i “cocci”, distraendo al contempo forze e fondi, da altre emergenze, cui il nostro Paese, è continuamente afflitto e probabilmente, davvero difficilmente prevedibili.