I cippi miliari di Centumcellae. Testimonianza dell’Aurelia Vetus (parte2/2). A cura di Glauco Stracci – SSC
L’Aurelia Vetus da Civitavecchia (Centumcellae) partiva dal cippo ancora esistente, posto all’entrata Sud del porto (l’antica porta dextera del castrum), lungo viale Garibaldi (M XLVII), deviava lungo via San Gordiano (M XLV) per attraversare la Repubblica dei Ragazzi (M XLIIII ) e dopo un lungo viale di cipressi, ormai diruto, aggirava il porto sulla foce del Marangone, anch’egli scomparso, per riprendere l’attuale ponte stradale, qui un cippo cilindrico a imitazione romana, spesso erroneamente attribuito a tale epoca, riporta la scritta “TRIBUNALE DELLE STRADE” , ovvero l’ente che si occupava della manutenzione delle strade e delle ferrovie durante lo Stato Pontificio. Proseguendo la litoranea arrivati a Santa Marinella (Castrum Novum) la strada virava sull’attuale Lungomare Marconi (M XLI) attraversava il paese (M XL), oltrepassava il porto Odescalchi (Punicum) e proseguiva lungo l’attuale SS1 Aurelia (M XXXIX) per staccarsi e aggirare la Villa delle Grottacce (Panapione) e immettersi, non a caso, lungo via Aurelia Vecchia nel rione Quartaccia (M XXXVIII), da qui ripercorreva la litoranea lungo Santa Severa (Pyrgi, M XXXIII ; M XXXII), Furbara (M XXX), Cerenova (M XXIX ; M XXVIII), per in seguito aggirare Ladispoli (Alsium, M XXVI) e proseguire lungo l’attuale Aurelia tempestata di cipressi che sfiora il bosco di Palo Laziale (M XXII), in questo punto terminano le nostre tracce dei cippi miliari pontifici che grosso modo ricalcavano come già detto l’Aurelia Vetus. Concludiamo questa breve ricerca con alcune delucidazioni, che poniamo qui a margine. Il 13 gennaio 2021 un miliario riportante iscritto il miglio XXXVII col nome dell’imperatore Tito (79 d.C.) è stato recuperato dalla soprintendenza (SABAP-RM-MET) sulla spiaggia litoranea (SS1 AURELIA Km 56). Molti cippi pontifici furono realizzati con il travertino della Ficoncella di Civitavecchia, come testimonia il tipico colore rossastro (Santa Marinella, M XLI). Dopo essere rastremati, erano bocciardati manualmente, alcuni di loro sono stati sostituiti con il passaggio della nuova SS1 Aurelia, realizzata con asfalto dalla A.A.S.S. nel 1928 e riportano errori di trascrizioni, dovuti forse alla illeggibilità del cippo originario (M XXXX invece di M XXXIX), altri riposizionati (M XXVII), molto si è discusso riguardo i diverticoli dell’ Aurelia Vetus (F. Nastasi, 1990 ; M. Tisselli, 2005) tra Punicum e Castrum Novum, è probabile che la strada ripercorresse il litorale lungo i ponti romani tuttora conservati e proseguisse lungo via della Libertà, mentre la via sterrata che attraversava Piazza Civitavecchia, diventata SS1 Aurelia con l’asfaltazione del 1928, sia sorta con il Castello, e relativo borgo, nel XVI secolo, mentre la deviazione sul fosso Marangone fu dovuta forse alla nascita del porticciolo nel XIX secolo, questo non toglie comunque che ci fossero strade di epoca romana più interne e parallele all’Aurelia Vetus, come verificò l’archeologo Bastianelli nei primi del’900.
G. STRACCI-SSC