I Granatieri di Sardegna Sezione di Civitavecchia replicano a Luca Grossi
“Con grande piacere l’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna, sez. di Civitavecchia, ha voluto condividere l’aiuola di viale Garibaldi con l’opera artistica in ferro donata alla città dall’orafa Luisella Toti, inaugurata sabato u.s. alla presenza di una folta folla e Autorità civili e militari.
Nel corso della cerimonia lo speaker, coprogettista dell’opera, ha anche accennato all’annoso problema di preservare la citata aiuola dai danneggiamenti che avvengono nel periodo carnevalesco garantendo provvedimenti mirati. Il noto giornalista , sig. Luca Grossi è intervenuto nella problematica sulla sua pagina facebook ridicolizzando lo scrivente come profanatore della sacralità del monumento a Garibaldi per essere salito sul secondo gradino del basamento del monumento per scattare alcune foto dell’evento, come per dire “predica bene e razzola male”. Nella certezza di essere compreso ribadisco che nessuno ha mai mostrato contrarietà al desiderio delle amministrazioni comunali di permettere ai genitori di far giocare i bambini nelle aiuole di viale Garibaldi. Questo, oltretutto, non è un problema che istituzionalmente ci compete. Il fatto è ben altro. Le aiuole a destra e sinistra del monumento a Garibaldi, da decenni, ospitano una lapide e un cippo altamente significativi. La lapide in ricordo di Giacomo Matteotti ed un cippo in ricordo dei Granatieri di Sardegna. Voglio ricordare al sig. Grossi che se oggi può permettersi, giustamente, di esternare quello che crede in piena libertà senza rischiare manganellate o olio di ricino è grazie anche a chi si è fatto ammazzare per far diventare l’Italia uno Stato democratico come Giacomo Matteotti la cui storia, mi auguro, la conoscono tutti e i Granatieri di Sardegna che l’8/9 settembre 1943, mentre i potenti dello Stato lasciavano Roma, sono morti in 260 oltre a 500 civili e 740 militari di altre specialità e arma, opponendosi all’esercito tedesco e dando inizio alla Resistenza. I simboli vanno rispettati e fatti rispettare. E’ inaccettabile far salire inconsapevoli bambini sui monumenti e permettere (ovviamente la responsabilità è dei genitori) che innocentemente vengano imbrattati con spray e bombolette di schiuma. I monumenti a Garibaldi e ai Caduti in Piazzale degli Eroi sono stati giustamente circoscritti con recinzione per motivi di sicurezza stante la loro secolare età e i traumi subiti sotto i bombardamenti che non hanno più garantito la loro piena integrità. Concludendo desidero rammentare che nei primi anni “70 un incidente mortale accadde proprio a un bambino che innocentemente giocava nel sito dietro la cattedrale che ospita la lapide con i caduti sotto i bombardamenti, questo perché l’area non era protetta”.
Ass.ne Naz.le Granatieri di Sardegna Sezione di Civitavecchia Gra. Francesco Cristini vice presidente