E’ passato poco più di un lustro dal termine della seconda guerra mondiale, le rovine e le ferite lasciate, sono ancora aperte e più che visibili. Ma soprattutto grazie all’European Recovery Program, di durata triennale, meglio conosciuto come il “piano Marshall, che varato nel 1947, prende il nome dal suo ideatore, che sull’Europa e l’Italia, scendono una pioggia di miliardi di dollari ed ogni genere di aiuti materiali immaginabili, favorendo in questo modo la ripresa economica dell’intero Continente.

E’ grazie a questi aiuti ed altri importanti interventi ed anche alla politica economica adottata per mezzo di particolari misure, dall’economista Luigi Einaudi, che già dall’inizio del 1950, il periodo più nefasto per l’economia dell’Italia, seguito al dopo guerra, poteva considerarsi lasciato ormai alle spalle, consentendo alla Lira, di recuperare il suo potere d’acquisto e, ad ottenere così la conseguente fiducia degli investitori, nazionali e di quelli esteri.

Proprio nel bel mezzo di questa particolare epoca, il periodo della ricostruzione, preludio di quello che fu definito, del miracolo o del boom economico italiano, che il 10 luglio del 1951, nasce in Basilicata, nella città di Potenza, Donato Bilancia.

Solo dopo pochissimi anni dalla sua nascita, in particolare tra il 1958 ed il 1963, gli italiani si trovarono a vivere, un periodo di cambiamenti economici e sociali epocali, forse sino ad all’ora, mai neanche pensati e sperati, che ha consentito alla  nazione, di divenire una delle più grandi potenze industriali ed economiche del Pianeta.

Ne ho parlato più volte, introducendo gli studi di altri serial killer, che nacquero ed agirono, più o meno, in questo stesso contesto storico-sociale. Solo per riassumere brevemente. Le città andavano radicalmente trasformandosi in metropoli ed in particolare nel nord, nuove e grandi industrie aprivano i loro cancelli, richiamando al lavoro migliaia di operai, uomini e donne che sino a quel momento erano occupati nei campi, che per questo intanto le campagne andavano svuotandosi, così come pure il sistema dei trasporti e delle comunicazioni, i quali venivano letteralmente stravolti, divenendo più efficienti e funzionali.

In due parole, dopo solo pochi anni dal termine della seconda grande guerra, un periodo di benessere, di innovazioni e di grandi aspettative, che pur producendo inevitabilmente degli squilibri sociali, consentì tuttavia a molti italiani, di cambiare tenore e stile di vita: frigoriferi, lavatrici, auto, (in particolare la FIAT) e poi scooter come la Vespa e la Lambretta, entravano ben presto nelle famiglie di molti di essi, come pure radio, televisori e telefono.

Introdotto brevemente il periodo  storico, veniamo ora al serial killer oggetto del mio studio.

Donato Bilancia, che aveva un fratello più grande di lui di diciotto mesi, era figlio di un impiegato dello Stato, mentre la mamma, come molte donne dell’epoca, casalinga.

continua…

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