I SERIAL KILLER. SAMUEL LITTLE (1^ parte)

Ancora una volta, un viaggio nel tempo e nella storia, per raggiungere l’America che si trova appena a ridosso del suo imminente coinvolgimento nel secondo conflitto mondiale. E’ il 6 dicembre del 1941, quando gli USA decidono di entrare in guerra, esattamente il giorno dopo la catastrofica sconfitta seguita all’offensiva sferrata dall’esercito nipponico alla base navale di Pearl Harbour, nelle Hawaii e dopo che gli stessi Stati Uniti avessero mantenuto, per circa due anni, una formale neutralità al conflitto, pur  mostrandosi da subito solidali nei confronti di Inghilterra e Francia.

All’approssimarsi degli albori e delle ombre funeste di questo contesto storico, che già interessa parte del mondo, il 7 giugno del 1940, a Reynolds, un paesino di poco più di duemila anime, della contea di Taylor, nell’entroterra  dello Stato della Georgia, nasce un ragazzino di colore, Samuel Little.

Reynolds, dista circa 188 miglia dalla città di Savannah, situata nella contea di Chatham, che, a causa della sua favorevole posizione sull’oceano Atlantico, è un importante città portuale, la quale rivestì una ruolo molto rilevante anche durante il periodo della rivoluzione americana e di quello della guerra civile americana.

La mamma di Samuel è ancora un’adolescente, quando decide di lasciar crescere suo figlio, che la considera una prostituta, dalla nonna a Lorain, una cittadina situata a nord/est dell’Ohaio, sulle sponde del lago Erie, alla foce del fiume Black River.

Anche se poco cambia nella sostanza, fonti discordanti riportano a tal proposito che i due sarebbero andati a vivere insieme dalla nonna, mentre altre, che il bambino, sarebbe stato addirittura abbandonato dalla mamma sul ciglio di una strada di campagna sterrata, probabilmente incapace e  disinteressata ad accudirlo.

Samuel, inizia a frequentare la Hawthome Junior Higt School con scarsissimo profitto, unito a particolare indisciplina, dimostrando invece, specifica attitudine all’attività agonistica del pugilato ed inserito per questo nella categoria “pesi massimi leggeri”. Tuttavia, a causa del suo pessimo comportamento, che da subito si è rilevato particolarmente irascibile, aggressivo e irrispettoso delle regole e della lealtà sportiva, viene ben presto allontanato dal ring, mostrando al contempo, particolare attrazione e propensione nei confronti del crimine.

A soli sedici anni, è il 1956, il giovanissimo Little, viene detenuto in un istituto per minori, in quanto ritenuto colpevole di aver violato una proprietà privata nello stato del Nebraska.

La sua carriera criminale è iniziata, e le porte del carcere, d’ora in poi, si apriranno e si chiuderanno alle sue spalle, per decine di volte. La sua attività è variegata, c’è un  po’ di tutto, non si fa mancare nulla: dal furto, al taccheggio, dalla rapina a mano armata, al tentato stupro, alla guida in stato di ebbrezza alcolica, alla frode, all’aggressione aggravata ed anche all’oltraggio a pubblico ufficiale.

La sua ragazza non lo aiuta di certo a migliorare il suo comportamento, in quanto anche lei, una sbandata poco di buono, è dedita al furto ed al taccheggio.

continua…