Idrico, solleciti e maxi bollette: cittadini infuriati
Nessuna fattura arrivata nella case ma raccomandate ”anomale” da parte di Acea che minaccia la sospensione del servizio. In tanti al punto informativo a Palazzo del Pincio per avere chiarimenti. Diverse le segnalazioni per problemi nella trasmigrazione dati dal Comune alla Spa
CIVITAVECCHIA – Disservizi e solleciti, bollette che non arrivano ma solleciti che spuntano in diversi condomini, con famiglie preoccupate di dover pagare l’ennesima stangata non prevista. Sono diverse le segnalazioni che stanno arrivando, in questi giorni, da parte di civitavecchiesi preoccupati.
Il problema è legato al pagamento del servizio idrico, passato ad Acea. In molti casi non è ancora arrivata alcuna bolletta, dopo l’ultima corrisposta al Comune di Civitavecchia. Un limbo, ancora, non ancora definito, quello relativo proprio al passaggio del servizio alla nuova società. Ma i problemi maggiori riguardano l’invio di solleciti da parte della Spa, senza che però i cittadini abbiamo mai ricevuto le bollette che vengono contestate.
«Solleciti – spiegato alcuni civitavecchiesi – arrivati tra l’altro in forma di raccomandata ‘‘anomala’’, trovata nella cassetta della posta senza aver firmato nulla».
Nelle lettere inviate si legge che ‘‘l’invio del presente sollecito comporterà l’addebito delle relative spese sulla bolletta di prossima emissione’’. Non solo. ‘‘…è necessario procedere al saldo delle fatture entro 20 giorni dal ricevimento della presente, al fine di evitare la sospensione del servizio idrico’’.
Peccato però che, non avendo firmato alcuna raccomandata, è difficile anche dimostrare l’avvenuta ricezione.
«Soprattutto – si chiedono diversi cittadini – è possibile procedere alla sospensione di un servizio essenziale come quello idrico?».
Ma Acea rincara, nel sollecito. ‘‘Nel caso in cui non provveda a regolarizzare la sua posizione debitoria nei termini sopra indicati, Acea Ato 2 sarà costretta a sospendere il servizio, senza ulteriore preavviso, oltre a porre in essere tutte le azioni necessarie per il recupero del credito, con ulteriore aggravio di costi, spese, interessi e rivalutazioni a suo carico. La sospensione del servizio comporta un addebito pari a 100 euro per le spese di distacco. La riattivazione sarà possibile solo dopo aver proceduto al pagamento dell’intero credito scaduto e comporterà un ulteriore addebito di 100 euro per le spese di riallaccio’’. Peccato però che, nella maggior parte dei casi segnalati, le bollette non siano proprio arrivate.
Non solo. Al punto Acea di piazzale del Pincio si sono presentati diversi cittadini per bollette dai costi esagerati. Metri cubi che non corrispondono e cifre davvero astronomiche, fino anche a 1500 euro da dover pagare, senza possibilità di rateizzazione perché si tratterebbe di vecchie bollette. In questo caso la preoccupazione è tanta da parte di cittadini che, armati di documenti e vecchie fatture, si sono presentati al Comune per chiedere spiegazioni. E in molti casi il problema sarebbe legato a criticità nella trasmigrazione dei dati dal Comune ad Acea. Un problema dietro l’altro, con difficoltà ad avere risposte certe e chiare da parte degli enti preposti.
Fonte Civonline