MONTALTO DI CASTRO – “E’ da poco iniziata la stagione estiva e ci confrontiamo con avvenimenti che stanno di fatto danneggiano l’immagine del nostro paese. Non sono i primi, purtroppo, e temo che non saranno nemmeno gli ultimi. Il fenomeno della violenza urbana e soprattutto dello spaccio di droga sta dilagando ormai da tempo sul litorale, non solo quello di Montalto.
In questi giorni ci sono stati tantissimi episodi finiti agli onori della cronaca.
Ho aspettato ad intervenire perché sono convinto che la comunità di Montalto di Castro e Pescia Romana debba unirsi per aiutare in primis le forze dell’ordine ed anche l’Amministrazione comunale, con lo scopo di contrastare episodi del genere in modo deciso, con un’unica voce
È chiaro, tuttavia, che qualcosa non stia funzionando, ma reputo improduttivo in questa fase minimizzare i fatti, per amore del paese e della nostra comunità: non serve puntare il dito.
“Collaborazione” deve essere la parola chiave in momenti come quello che stiamo vivendo, partendo dal presupposto che i cittadini non possono e non devono sostituirsi al ruolo e ai compiti delle istituzioni, siano esse civili o militari. Solo con l’opinionismo non si cambiano però le cose, dunque faccio una proposta all’amministrazione: potenziare l’orario notturno in servizio della polizia locale in ausilio delle forze dell’ordine. Si potrebbe infatti finanziare, oltre la cifra già stanziata, attingendo ai finanziamenti aggiuntivi della Regione o del Ministero dell’Interno, che sono sicuro risulteranno sensibili alla vicenda, facendone richiesta.
Rivolgo inoltre un’altra proposta ai miei concittadini: scendiamo in piazza, facciamo comunità, dandoci appuntamento venerdì 14 luglio alle ore 21, a Montalto marina. Tutti insieme per esorcizzare la paura, ma anche per dire che Montalto è un paese fatto sopratutto di onesti imprenditori, lavoratori e cittadini. Lo faremo attraverso un corteo pacifico, incontrando e coinvolgendo le persone, promuovendoci invece di screditarci.
Non siamo il paese dello spaccio, le strade sicure le fanno le persone che le attraversano in primis con la cultura della pace, della solidarietà, del lavoro.
Rivolgo inferne un ringraziamento al Prefetto di Viterbo ed alle forze dell’ordine che sicuramente stanno lavorando per risolvere i disagi, in sinergia con il comune, pur con le poche risorse umane che sappiamo non essere sufficienti alle molte richieste di intervento”.
Giovanni Corona