Il Consiglio dice sì all’uscita dall’area metropolitana

da Civonline:

Con tredici voti favorevoli e quattro contrari (Attig, Piendibene, Di Gennaro e Tarantino) il consiglio comunale ha approvato la mozione presentata da Forza Italia per l’uscita dall’area metropolitana e l’aggregazione alla Provincia di Viterbo. Un percorso già annunciato nelle scorse settimane dal primo cittadino che ha avuto un’interlocuzione in merito con il collega viterbese ed un punto inserito nel programma elettorale della coalizione che però non ha trovato il consenso all’unanimità, come ci si sarebbe aspettati per un’iniziativa del genere. Tanto che i consiglieri Tarantino e Di Gennaro, infatti, avevano proposto la costituzione di un gruppo di lavoro “per elaborare – ha spiegato Tarantino – una proposta comune che veda al centro una progettualità ampia sul porto, turismo e relazioni con Roma”, andando a verificare pro e contro di entrambe le soluzioni. La maggioranza ha deciso però di dare una sterzata e compiere un passo in avanti verso Viterbo, la strada migliore così come evidenziato dal sindaco Tedesco. D’altronde oggi, tra i comuni dell’area metropolitana, il potere contrattuale di Civitavecchia è pressoché nullo. “Dobbiamo iniziare questo percorso – ha spiegato – facendo sì che Civitavecchia possa acquisire una sua autonomia, affrancandoci dalla situazione attuale. È la scelta più logica”. Obiettivo ribadito negli interventi dei diversi consiglieri di maggioranza, i quali hanno sottolineato i tanti aspetti comuni tra Civitavecchia ed il territorio dell’Etruria, e la necessità di costruire insieme progettualità ed iniziative per un rilancio ed uno sviluppo a 360 gradi, andando a reperire fondi messi a disposizione dall’Europa. Dubbi e perplessità dall’opposizione, soprattutto per come è stata costruita la mozione e le motivazioni addotte. Piendibene, così come Scilipoti, sono partiti dal fatto che il porto di Civitavecchia è il porto di Roma ed uscire dall’area metropolitana potrebbe avere ripercussioni negative in questo senso. “Meglio allora – hanno evidenziato – ragionare su come modificare il rapporto con Roma, rafforzando la rappresentanza di Civitavecchia”. Per Attig inoltre, il fatto che Civitavecchia non abbia mai contato così tanto sarebbe dovuto alla scarsa attenzione della Regione Lazio, evidenziando tutta una serie di criticità in termini burocratici e di competenze. Anche per Lucernoni del M5S on sarebbero queste le modalità da seguire, con le motivazioni addotte “abbastanza inconsistenti. Va fatta un’analisi accurata e multisettoriale del territorio – ha spiegato – per evitare di diventare l’ultimo comune della provincia di Viterbo”.

Votata la mozione, si è passati ai provvedimenti inseriti nell’allegato C, con la modifica nella composizione delle commissioni consiliari permanenti, in virtù dei nuovi assetti del consiglio, con l’uscita dalla maggioranza di Svolta-Lista Grasso e Fratelli d’Italia. Si dovranno ora votare di nuovo presidenti e vicepresidenti. Ok infine ad alcuni debiti fuori bilancio, votati dalla maggioranza e dal consigliere di opposizione Vittorio Petrelli.

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