IL CORAGGIO di Alessandro Spampinato (2^ parte)

(continua dall’edizione precedente)

Ci vuole coraggio a vivere perché non sappiamo niente di niente rispetto alla vita stessa e alla morte, al perché ci troviamo qui e a cosa dobbiamo fare di noi stessi. Camminare lungo il sentiero spianato e sicuro tracciato per noi dalla famiglia, dalla cultura e dalla società in cui viviamo è forse il più grande e pericoloso inganno di sempre. Tante persone credono di essere nel giusto e di procedere bene perché soddisfano i desideri dei genitori e vivono secondo le regole sociali. Ma non si fermano mai a riflettere su se stesse e ad ascoltarsi. Quando ciò accade tutto quello che si è fatto fino a quel momento sembra un sogno o un incubo. Si sente la paura di aver sbagliato tutto e di non aver mai vissuto veramente. È a quel punto che può insorgere il coraggio di cambiare, di distruggere tutto e di ripartire per un nuovo viaggio fatto, questa volta, alla ricerca di se stessi, del proprio senso e del proprio posto nel mondo. Si lascia quel sentiero spianato e ci si inoltra per territori non conosciuti con spirito di avventura. Ci vuole coraggio per perdersi nella vita al fine di ritrovarsi veramente! Chi ha coraggio ama se stesso e gli altri, la libertà e la vita. Chi ha coraggio vuole conoscere,  sapere e scopre in prima persona la verità. D’altronde la parola “coraggio” deriva dal latino cor habeo, aggettivo derivante dalla parola composta cŏr, cŏrdis che vuol dire cuore e dal verbo habere avere, in sintesi vuol dire avere cuore. Il coraggio è la virtù umana, spesso indicata anche come fortitudo o fortezza, che fa sì che chi ne è dotato non si sbigottisca di fronte ai pericoli, affronti con serenità i rischi, non si abbatta per dolori fisici o morali e, più in generale, affronti a viso aperto la sofferenza, il pericolo, l’incertezza e l’intimidazione. In linea di massima, si può distinguere un “coraggio fisico”, di fronte al dolore fisico o alla minaccia della morte, da un “coraggio morale”, di fronte alla vergogna e allo scandalo. Il coraggio ha a che fare con l’amore che non conosce ostacoli e vince la morte.

(fine)