IL DISTURBO ISTRIONICO DI PERSONALITA’ (Rubrica a cura del dott. Alessandro Spampinato)
La personalità è una combinazione di pensieri, emozioni e comportamenti, essa esprime il modo di vedere, di comprendere e di relazionarsi della persona con il mondo esterno e con se stessa rendendola unica e irripetibile. La personalità inizia a formarsi durante l’infanzia, attraverso l’interazione tra fattori ereditari e ambientali. Nello sviluppo normale, i bambini imparano con il tempo a interpretare con precisione i segnali sociali e a rispondere in modo appropriato all’ambiente. Diversamente è possibile che si generi un disturbo della personalità. Tutti i disturbi di personalità condividono quattro principali caratteristiche: Pensiero distorto, risposte emotive problematiche, eccessiva o ridotta regolazione degli impulsi e difficoltà interpersonali. Inoltre sono generalmente egosintonici, per cui la persona difficilmente si rende conto di essere “affetta” da un disturbo e più frequentemente considera i sintomi come tratti peculiari del proprio stile di vita e alloplastici, ovvero la persona tende a cambiare l’ambiente, non se stessa. Gli individui con disturbo istrionico di personalità mostrano comportamenti eccessivamente drammatici ed esibizionismo emotivo, un desiderio intenso di affetto e attenzione guida i loro comportamenti che sono autocentrati, egocentrici, seduttivi e manipolativi, senza considerare le conseguenze che hanno sugli altri. Per questo hanno spesso difficoltà interpersonali, relazioni disturbate e ingaggiano battaglie emotive con la rabbia e l’umore basso che attribuiscono a cause esterne. La stessa modalità viene mostrata al terapeuta, e dunque la terapia è, spesso, sfidante con molte insidie. Non è facile, infatti, coinvolgerli nel trattamento visto che sono molto manipolativi, emozionalmente labili e facilmente frustrati e distratti. Gli individui con disturbo istrionico di personalità sono affascinanti, energici, manipolativi, seduttivi, impulsivi, richiedenti ed esprimono in modo esagerato le emozioni. La loro personalità eccentrica induce facilmente gli altri al coinvolgimento, ma le relazioni risultano spesso superficiali e transitorie. Il loro comportamento provocatorio e/o seduttivo non è finalizzato alla relazione sessuale in sé ma rappresenta il personale tentativo di essere dipendenti e protetti. Il loro motto è: “espressività!”. Per questo tendono a drammatizzare o a rendere romantiche tutte le situazioni per cercare di impressionare o catturare l’attenzione degli altri. In realtà essi si sentono inadeguati e sono vulnerabili a essere ignorati, per ciò manifestano un’immagine di sé compensatoria di persone alla moda, che lasciano il segno e, dunque, meritevoli di attenzione. Inoltre vedono gli altri in modo favorevole fino a quando riescono ad attirare la loro attenzione, intrattenimento e affetto. Provano a formare forti alleanze con gli altri, con la condizione di essere al centro del gruppo e che gli altri giochino un ruolo di pubblico attento. Contrariamente alle personalità narcisistiche, gli istrionici sono molto coinvolti nelle interazioni con gli altri minuto per minuto e la loro autostima dipende dal ricevere continue espressioni di apprezzamento. I loro pensieri automatici e le loro credenze recitano così: “si devono esprimere i sentimenti”, “si deve essere divertenti”, “si deve mostrare agli altri che ci hanno ferito”. Alcune delle loro assunzioni sono: “se intrattengo o diverto gli altri allora sono meritevole”, “se non riesco a catturare l’attenzione degli altri, allora non valgo nulla, gli altri mi abbandoneranno”, “se gli altri non rispondono, sono scorretti”, “se non riesco a catturare la loro attenzione, sono impotente”. Le credenze profonde sono: “sono fondamentalmente non attraente” e, tra le credenze di compensazione, vi sono: “sono amabile, divertente e interessante”, “sono meritevole di ammirazione”, “le persone sono lì per ammirarmi e io faccio la mia scommessa”, “non hanno il diritto, mi negano quello che mi spetta”. Queste persone provengono da esperienze precoci di mancanza di cure e di riconoscimento dei bisogni e sono cresciute in famiglie che non privilegiano il modo di essere del bambino rinforzando la credenza che per ricevere le cure necessarie bisogna ricercare l’attenzione e/o sedurre. E’ possibile, infine, che gli adulti con questa personalità, da bambini, abbiano ricevuto le cure solo quando ammalati, ritenendo le lamentele l’unico modo per ricevere accudimento. Le persone con disturbo istrionico di personalità desiderano in continuazione stimoli nuovi e hanno la tendenza ad annoiarsi facilmente. Sono spesso intolleranti o frustrate da situazioni che comportano una gratificazione ritardata e le loro azioni sono spesso indirizzate a ottenere una soddisfazione immediata. Anche se spesso avviano un lavoro o un progetto con grande entusiasmo, il loro interesse può ridursi in fretta fino all’abbandono dell’obiettivo. Per questa ragione hanno difficoltà a mantenere un lavoro compromettendo la loro carriera. Lo stesso vale per le relazioni a lungo termine nelle quali possono sentirsi trascurati e/o annoiati e di conseguenza far posto all’emozione di una nuova relazione.
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