Il Fondo Ranalli chiuso a sei anni dalla sua inaugurazione
Le aspettative tradite.
“Un anno fa ci siamo ritrovati per raccontare agli alunni di quella Scuola Ementare di via XVI Settembre, che ci aveva visto entrambi scolaretti nel 1930, le nostre esperienze scolastiche e di come fossimo consapevoli dell’importante ruolo che la scuola svolgeva e svolge nella società, oggi come allora. In un momento di grande commozione, Giovannino Ranalli promise che avrebbe lasciato in eredità a quella scuola la sua immensa biblioteca, come segno della sua gratitudine a un’Istituzione che gli aveva permesso di raggiungere mete impensabili. Ha mantenuto la parola: tutti i suoi libri saranno ospitati al terzo piano della scuola “Cesare Laurenti” e costituiranno una notevole fonte di ricerca per tutti gli alunni che troveranno la possibilità di consultare testi particolari che sono la raccolta di una vita dedicata al sapere”.
Era il 2009, la citazione è di Giovanni Massarelli in un passo del saggio autobiografico “Una città in bilico”, che prova la straordinaria generosità di Giovanni Ranalli, civitavecchiese per Civitavecchia, eletto ben due volte al Senato della Repubblica, già Assessore alla Sanità della Regione Lazio, consigliere comunale e provinciale e tanta storia sindacale e politica iniziata subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Senza dubbio “un uomo di partito e delle istituzioni” come si definiva, sempre al servizio della collettività.
In realtà Ranalli non donò solo un grande patrimonio librario ma anche quadri di Carlo Levi, Ennio Galice, Giovanni Massaccesi e altri importanti artisti, icone russe di fine Ottocento, arredi di notevole qualità, un prezioso insieme che fu catalogato e sistemato in tre ambienti della Scuola Laurenti: la Sala Grandi Opere, la Galleria, lo Studio Biblioteca oltre uno spazio multimediale.
“Il Fondo Ranalli apre le porte alla città”, titolava così il 18 ottobre 2014 un giornale locale, annunciando la nascita di un nuovo polo culturale e bibliotecario cittadino presentato nell’Aula magna della Scuola Laurenti.
Erano presenti i dirigenti scolastici che avevano seguito l’iter autorizzativo del Fondo, il senatore Giovanni Ranalli e la presidente di “Amici del Fondo Ranalli-ODV”, l’associazione di volontariato costituitasi nel 2014 realizzatrice del progetto con il contributo finanziario della Fondazione CARICIV. La Dirigente scolastica in carica in quel periodo, Giovannina Corvaia, dichiarava “…è un grande tesoro per la scuola ma anche e soprattutto per la città”.
Da allora il “Fondo Ranalli” è rimasto fruibile per i cittadini, anche se con orari di apertura limitati, ha ospitato presentazioni di saggi, docufilm, attività formative come “Ioleggoperché” e numerosi corsi di Alternanza Scuola-Lavoro con oltre duecento studenti partecipanti, in seguito alle convenzioni con il Liceo Scientifico Galilei e con altre scuole superiori cittadine. Il Fondo è stato anche uno dei centri culturali visitati, per il 400° anniversario dell’ambasceria di Hasekura Tsunenaga, dalla delegazione della Città di Ishinomaki alla quale sono stati presentati i progetti degli alunni della Scuola Laurenti.
Amici del Fondo Ranalli-ODV ha anche predisposto nuovi strumenti di comunicazione e interazione, dal sito internet fondoranalli.org, alla pagina Facebook, al canale YouTube finalizzati alla conoscenza dei contenuti del Fondo oltre i confini cittadini. Quanto realizzato in questi anni è ampiamente documentato anche dalla stampa locale.
Sembravano quindi soddisfatte molte delle aspettative di Giovanni Ranalli legate alla missione della sua preziosa donazione almeno sino a qualche mese fa quando sono sopraggiunte novità dagli effetti imprevedibili.
Le sopraggiunte esigenze didattiche della scuola hanno infatti richiesto l’utilizzazione di due ambienti e, a breve, di tutti gli spazi. Nello scorso mese di ottobre, il Fondo è stato di fatto smantellato e tutti i beni trasferiti alla meglio in un’aula. La Dirigenza scolastica ha nel frattempo comunicato alla nostra Associazione la necessità di traslocare il patrimonio del Fondo in una sede diversa da quella a cui era stata destinata.
Se come Amici del Fondo Ranalli-ODV possiamo rassicurare che l’Associazione continuerà la propria attività, sino a quando sarà possibile, avvertiamo tuttavia il dovere di comunicare che la sopravvivenza stessa del Fondo Ranalli è in pericolo, un fatto per noi non accettabile e che temiamo essere irreversibile.
Abbiamo gestito il Fondo Ranalli in questi anni e oggi dobbiamo condividere questa situazione con la cittadinanza alla quale la donazione era ed è destinata e, allo stesso tempo, con l’Amministrazione comunale, con la Fondazione Cariciv quale ente finanziatore del progetto iniziale, con il Ministero dell’Istruzione.
Se si intende conservare e valorizzare un patrimonio per la comunità, rispettando la volontà di Giovanni Ranalli, è il momento di agire.
Amici del Fondo Ranalli-ODV